La Corte Costituzionale tedesca decide in maniera difforme ad una sentenza della Corte di Giustizia della UE, richiesta dalla stessa Corte tedesca, di un ‘giudizio pregiudiziale’: i trattati prevedono esplicitamente che, in questi casi, il giudice interno (e quindi la Corte Costituzionale tedesca) è obbligato ad applicare la sentenza europea, che, nella specie, dichiarava le decisioni della BCE perfettamente legittime. Si tratta di una violazione, dunque, gravissima della sostanza, e della lettera, dei trattati, alla quale nessuno si è opposto. Ora l’Italia è sotto scacco. Perché la Germania ha la possibilità di bloccare, o almeno di ridurre fortemente, gli interventi della BCE, e quindi, diminuendo gli acquisti dei nostri titoli di debito, può metterci in ginocchio in qualunque momento lo voglia.
Felice Antonio Vecchione