Una ventina di transessuali latinoamericani ha chiesto aiuto a papa Francesco perché con il Covid non avevano più clienti sulla strada. La generosità di Bergoglio si è materializzata attraverso il suo braccio caritativo, nonchè l’Elemosiniere Konrad Krajewski, che ha portato gli aiuti. Vladimir Luxuria ha commentato positivamente l’iniziativa di Papa Francesco: “L’aiuto economico da parte di Papa Francesco ai trans indigenti è un modo per dimostrarsi vicino agli ultimi, nessuno escluso, un ponte tra le transessuali e una Chiesa”. La mancanza di mezzi di sostentamento (nella fattispecie i ricavi della strada) è un problema che non tocca unicamente la manovalanza straniera, ma riguarda anche i lavoratori del sesso italiani. Per una mera questione di par condicio, sarebbe cosa buona e giusta che papa Francesco donasse agli instancabili lavoratori notturni, generose somme o in alternativa, offrisse alloggio gratuiti (lo stato vaticano non applica i decreti italiani) onde lavorare in sicurezza. Generosità che potrebbe tradursi nella realizzazione della “profezia” di Luxuria. La chiesa già abbonda di preti gay, preti trans nessuno. Gli effetti collaterali del covid-19 congiuntamente alla misericordia del papa più amato della storia, potrebbero tradursi in una chance per modernizzare la Chiesa e portarla a nuove indicibili vette teologiche.
Gianni Toffali