FASE 2.:   PIU’ ATTO DI FEDE CHE DI FIDUCIA NELLA SCIENZA ?    E L’EUROPA DEI 27 ?

Se non fosse perché le politica non può certamente competere con la scienza, a meno che al suo interno non abbia delle persone abbastanza competenti nelle tematiche del coronavirus,  realtà quest’ultima che non mi pare esserci, sarei tentato di dire, come voce fuori dal coro, che l’attuale governo Conte insieme con tanti suoi collaboratori e qualche governatore di regione, ha lavorato seriamente, responsabilmente e molto bene.  Nessun’altra persona, a mio avviso, avrebbe potuto tenere sotto controllo, con nervi d’acciaio, una situazione che è andata oltre e va tuttora oltre alle risorse politiche di tutti, ripeto tutti, i personaggi, eccezion fatta per il Presidente della Repubblica che non ha compiti di governo,  che ora occupano le Istituzioni.

Non sono tanti da salvare fra questi ultimi anche se devo dire molto onestamente che, proprio le persone che sono state oggetto di critiche pesanti tanto da venir definite addirittura incapaci, prive di esperienza e quant’altro, sono state proprio quelle che hanno riscosso fiducia dal popolo italiano: mi è parso insomma che, nel caso di specie, l’umiltà e la voglia di imparare delle persone al governo, siano state  finora un’arma vincente. Immaginiamo per un solo istante se al governo ci fossero stati quegli “individui”, altro nome non potrei affibbiare loro per i motivi che dirò in appresso, cosa sarebbe successo in Europa e quali conseguenze ci sarebbero cadute addotto in Italia !

Non andrebbe sottaciuto che, fino a questo momento, cosa surreale !,  la politica al governo, si è mossa meglio della scienza, preparandoci a misure di fede, prima ancora di quanto hanno suggerito, spesso con troppe chiacchiere a vuoto,  certi soloni della scienza che fino a questo ci hanno detto solo di restare a casa…

Detti “individui”, mi riferisco a quelli della politica,  pur tenendo conto di tutto ciò che può anche esserci nell’Unione europea, non hanno capito ancora lo spirito per il quale sono stati dati i natali a detta unione, non solo ma mi offendono anche in prima persona (per quanto io possa valere) in quanto negli anni 50-60 ho intrapreso  seri studi sulla costituenda CEE (Comunità Economia Europea) dopo averne capito appieno la sua importanza strategica, economico-finanziaria, fiscale e, da ultimo, politica, realtà di cui purtroppo siamo ancora in attesa, anche perché sono stati in molti a non far tesoro di questo miracolo dei vari De Gasperi, Shuman, Monnet, Adenauer ecc,ecc.,   Ma siatene certi, avrà luogo anche quella politica !

Affermare che la Merkel ci “frega” costituiste una bufala populista: la Cancelliera tedesca non è una stupida ed ha a cuore anche le sorti dell’Italia, ma va tenuto conto dei vari condizionamenti a cui è soggetta al pari di tanti altri paesi che, al suo posto,  forse avrebbero agito a svantaggio di tutti i 27…(non è il caso di fare nomi)

Discorso MES ?  Non è che la Merkel  non voglia ascoltare Conte  rifiutando in toto i corona bond, ma tutto il contrario : essa si sta muovendo con cautela politica così come sta facendo la Presidente della Commissione, Von der  Leyen:   esiste infatti, a mio avviso, la volontà  bilaterale di utilizzare sia il Mes senza condizionamenti, ma anche di aggiungere ad esso un nuovo strumento che, se non si chiamerà Recovery Bond, si chiamerà con  altro nome, ed avrà lo scopo di erogare liquidità ai paesi maggiormente colpiti dal virus,  sulla base di parametri precisi (quota di popolazione colpita, caduta del Pil, disoccupazione ecc.) . Insomma, chiedendo venia per il caso di non essere stato sufficiente chiaro come, in questo momento, forse non lo potrebbe essere nessuno, io sono assolutamente certo che una soluzione valida si troverà anche perché, ma questo non vuol essere un ricatto di tipo psisocogico-politico, ove dovesse rompersi l’anello più importante che lega l’Unione Europea formata dagli attuali 27, e cioè l’Italia,  ne potrebbero fare le spese tutti, sia Paesi del Nord e la Germania stessa.

Ergo, chi si scaglia contro l’Europa, parla un po’ sportivamente. Semmai, ma questo è un discorso da farsi in futuro, potrebbe essere presa in considerazione un’eventuale ulteriore unione con i paesi del Mediterraneo, come paventa l’ assessore al Comune di Venezia, Renato Boraso, il quale però, nota dolens, parla di staccarsi dall’UE per formare gli…Stati Uniti del Mediterraneo, mettendo insieme Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia Ersegovina, Montenegro, Albania, Grecia, Cipro, Turchia, Siria Libano. Israele, Egitto, Libia, Tunisia, Malta, Algeria, Marocco, Spagna, Francia  ecc.ecc.

Idea molto originale e suggestiva  ma che, rebus sic stantibus, aprirebbe, a mio avviso,  le porte ad una catastrofe mondiale !

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