SCENARI Ecco perché serve una “Protezione Civile Digitale”

“Protezione Civile Digitale”

• Siamo in piena emergenza imposta dall’epidemia del Coronavirus. Siamo arroccati nei nostri bunker domestici con tutte o quasi le attività produttive, commerciali e di servizi ferme.
• Ma siamo anche il Paese dei terremoti e delle alluvioni, a cui si aggiungono le catastrofi naturali (o generate dall’uomo) impreviste o non prevedibili.
• In tutti questi casi la Protezione Civile ha un ruolo importantissimo e alla struttura in organico si aggiungono decine di migliaia di volontari sparsi sull’intero territorio nazionale.
• Quando occorre, questo esercito di donne e uomini assicura, con generosità, soccorsi e supporto alle popolazioni.
• Ma abbiamo bisogno di una Protezione Civile più efficiente, capace di sfruttare al massimo i miliardi di dati disponibili, una infrastruttura informativa pubblica necessaria per decidere meglio e più velocemente, per agire con efficienza e con impiego di energie e risorse ben distribuite.
• Purtroppo la nostra Protezione Civile è poco digitale, come il resto della Pubblica Amministrazione. Deve fare un salto di qualità. Deve intraprendere subito e senza alcuna esitazione la strada della Trasformazione Digitale, di cui tutti parlano propagandisticamente, ma che nessuna attua.

Il contributo del prof. Donato A. Limone indica programmaticamente una strada coerente per l’avvio di un processo di Trasformazione Digitale della nostra Protezione civile, con l’obiettivo di farla diventare una Protezione Civile Digitale.

Vai al contributo del prof. Donato A. Limone:

• E dopo il Coronavirus? Una Protezione Civile Digitale.