IL VIRUS SE NE ANDRA’ CON LE SUE STESSE GAMBE PRIMA DELLA SCOPERTA DI POTENZIALI ANTIDOTI DA PARTE DELLA SCIENZA ?

Mi ero ripromesso di non scrivere più sulla maledetta patologia in atto ma, ieri sera, ascoltando il Prof.  Alberto Mantovani, immunologo e direttore scientifico dell’Humanitas di Milano, durante la trasmissione “Piazza pulita”  di Formigli, ho acquisito una certezza in più secondo cui la scienza medica, fino a questo momento, non è riuscita ancora a scoprire nulla per debellarla, salvo studiare e sperimentare qualche antidoto, rispolverandone altri nel “cassetto” per Sars, Viaria e quant’altro.

Ciò che va assolutamente detto, ed in questo non posso che apprezzarne   l’onestà intellettuale, il suddetto immunologo,  scienziato di considerevole spessore scientifico,  ha aggiunto che, fino a questo momento, siamo stati noi cittadini tutti che, con il nostro lodevole comportamento del cosiddetto “distanziamento sociale e del sacrificio di restare chiusi in casa”  abbiamo contribuito più della scienza a far sì che detto virus desse qualche motivo per pensare ad una sua uscita di scena, tanto per usare una terminologia non proprio ad hoc dal punto di vista sanitario.

Come dire in parole povere che, se stiamo ancora per un po’ di tempo rinchiusi in casa osservando la prescrizione del distanziamento sociale, noi cittadini completeremo l’opera, dopo esserci sostituiti alla scienza salvando oltre 32.000 persone, come ci ha attribuito il predetto immunologo. Insomma, la tesi da me più volte immaginata e scritta su questo giornale, secondo cui, il virus come viene anche se ne va, magari accelerandone l’uscita con un certo tipo di comportamento imposto saggiamente dalle istituzioni, non privo però di costi enormi dal punto di vista umano ed economico, trova conferma. E ciò, con grave biasimo per coloro che non  le hanno osservate.

Ora esiste uno scambio di informazioni scientifiche in tutto il mondo, in primis con la Cina, mi par di aver recepito ieri sera in tv dal prof. Mantovani per cui è sperabile che si arrivi ad una qualche scoperta in tempi brevi, tempi che, per quanto brevi possano essere, andranno sicuramente oltre un anno prima di materializzare il frutto di una tale eventuale scoperta, realtà quest’ultima che, ci auguriamo tutti anche al di là di detta eventuale scoperta, potrebbe venire dopo l’uscita conclamata o non del virus.

Una cosa è certa. Che il coronavirus ha insegnato a tutti, anche alla scienza !

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

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