“Il Catechismo della Chiesa cattolica spiega che il dolore, la malattia, la morte sono conseguenze del peccato originale dei nostri progenitori. Il cattivo uso della libertà da parte loro ha prodotto una corruzione che si è trasmessa ai discendenti ma che non è solo morale, relativa alla nostra inclinazione al male, ma anche fisica, riguardante tutto il creato”, così scrive Rodolfo Casadei in un articolo sul settimanale Tempi del 2 marzo, dal titolo: “Il coronavirus è un castigo?”. Il fatto è che il Catechismo non è il Vangelo, e nel Vangelo non c’è un solo versetto dal quale si possa dedurre che il dolore, la malattia, la morte siano conseguenze del peccato originale. Ma anche se il versetto ci fosse nel Vangelo, certamente non sarebbe da prendere alla lettera. A Rodolfo Casadei non passa per la mente di chiedersi in che modo, per quale magia, per quale sortilegio, il peccato dei progenitori abbia potuto produrre una corruzione che si è trasmessa ai discendenti. E non solo ai discendenti, agli innocenti, agli animali, ma a tutto il creato. Si attribuisce ai progenitori un potere enorme: con la loro disobbedienza avrebbero trasformato l’opera del Creatore, tutta l’opera del Creatore, quella della quale era pienamente soddisfatto… Adamo ed Eva al Signore ruppero le uova nel paniere.
Renato Pierri