Non sentiremo la mancanza di questo governo regionale che ogni qual volta si è ricordato di Crotone lo ha fatto solo in negativo come nel caso dell’ennesima ordinanza” contingibile e urgente “con la quale autocertificando la propria incapacità a gestire il problema rifiuti, ha ritenuto più semplice farci correre in pole position come capitale europea della monnezza mortificando la nostra città e la sua gente.
Non sentiremo la mancanza di questo governo regionale che si è reso complice di un piano di bonifica che ci lascia tutti i veleni e ci condanna ad una morte lenta e silenziosa.
Non sentiremo la mancanza di questo governo regionale che, disinvoltamente, ha ritenuto di utilizzare le risorse economiche destinate ai centri per l’impiego per attuare la seconda fase del reddito di cittadinanza per investirle in operazioni elettorali di bassa lega e, giocando sulla disperazione della gente, per rinnovare stage, tirocini e consulenze varie e totalmente inutili.
Non sentiremo la mancanza di questi politicanti sciagurati che definire disattenti verso il nostro territorio è solo un eufemismo. Attentissimi a beneficiare solo gli amici e gli amici degli amici, hanno costruito negli anni della loro permanenza alla cittadella regionale, una terrificante ragnatela nella quale i cittadini comuni si dibattono inutilmente, ma restano invischiati nei loro problemi e nella loro disperazione.
Non sentiremo la mancanza di questo governo regionale che ci ha condotto, complici i governi nazionali di cui faceva parte anche il cultore del mojito che oggi fa finta di interessarsi delle nostre infrastrutture, in uno stato di totale isolamento e ha lavorato contro il nostro aeroporto, contro la nostra strada, contro la nostra ferrovia, contro di noi.
Non sentiremo la mancanza di questo governo regionale che oggi ci lascia, accomiatandosi per sempre, un ultimo regalo. Quello del contratto di servizio regionale con Trenitalia, annunciato con grande enfasi e conferenze roboanti, ma nel quale, ancora una volta, non è stato in grado di fornire alla zona jonica alcun tipo di miglioramento dei servizi. La montagna ha partorito il topolino. Anzi, in verità, nel nostro caso la montagna per noi non ha partorito proprio un bel nulla, tanto per cambiare.
Nascondendosi dietro il paravento dei lavori in corso per l’elettrificazione della linea tra Sibari / Catanzaro Lido, tutte le richieste di un miglioramento dei servizi sono state puntualmente non considerate e altrettanto puntualmente disattese. Figli di un dio minore. Questo siamo stati per loro. Pronti a calare sul nostro territorio come uccelli rapaci in cerca del consenso elettorale e colpiti, subito dopo da una amnesia selettiva. Una amnesia che ci ferisce e ci condanna. Una amnesia che ha cercato negli anni di distruggere il nostro meraviglioso territorio.
Come è possibile credere alla buona fede di questi personaggi che pure avendo ben chiare le difficoltà della nostra linea, le difficoltà dei pendolari che ogni giorno si muovono, hanno ritenuto di dover privilegiare e addirittura raddoppiare servizi già esistenti in zone abbondantemente coperte mentre da Crotone ipotizzare un semplice viaggio per Lamezia o per Sibari, in coincidenza con i treni a lunga percorrenza, continua ad essere fantascienza della peggiore specie? Come è possibile credere che, avendo la regione avuto un ruolo determinante nella istituzione della Frecciargento da Sibari, si sia distratta a tal punto da dimenticare che anche i cittadini di Crotone e provincia avrebbero potuto usufruirne e chiedere l’istituzione di una adeguata coincidenza? Come è possibile ignorare totalmente le istanze di un territorio della Calabria? Come?
Non sentiremo la mancanza di questo governo regionale.
Elisabetta Barbuto (M5S Camera – Commissione Trasporti)