MARGINALMENTE N. 227 del 21.dic.2019

A NATALE MANIFESTI, FILM E VIGNETTE CONTRO GESU’

Già, si fa presto a dire “Buon Natale”. Ma oggi si fa prima a guastare il Natale a due miliardi e mezzo di cristiani, di cui un miliardo di cattolici. Ed è assolutamente criminale e inconcepibile che gentaglia inqualificabile (ma sicuramente ispirata dal maligno) possa impunemente colpire il profondo sentimento religioso di tanti credenti proprio in uno dei periodi più belli della tradizione cristiana, quello che rievoca l’incarnazione del Figlio di Dio, la sua nascita in condizioni di povertà e disagio. Ecco che a Natale ha fatto la sua comparsa, nientemeno che negli spazi all’esterno del museo Macro di Roma, un manifesto raffigurante un Gesù pedofilo, con una evidente erezione, che avvicina a sé un bambino inginocchiato. Titolo del manifesto, “Ecce Homo” e, più in piccolo, “erectus”. Il manifesto non è posto lì a caso, ma fa parte di una rassegna di manifesti. Quindi la sua presenza sugli spazi del museo comunale Macro di Roma non è causale o “pirata”. Del resto, è affiancato al manifesto “Immacolata Conceptio in vitro”, con due donne strette nella “mandorla” di Nostra Signora di Guadalupe, evidente riferimento alle coppie lesbiche e alla fecondazione con utero in affitto. E altro.

Si sa che Fratelli d’Italia è insorta contro il manifesto e la sindaca Raggi invitandola a rimuoverlo da una struttura comunale. Al momento pare non sia successo niente e non si ha notizia di reazioni da parte del mondo cattolico (eppure siamo a Roma!). Se il manifesto avesse offeso Maometto, probabilmente avremmo avuto una serie di attentati, ma anche lo sdegno di tutto il mondo fichissimamente progressista.

Il secondo esempio forse è ugualmente oltraggioso. La rete Netflix ha ottenuto un record di ascolti in tutto il mondo (il male ha sempre successo!) con un film brasiliano in cui Gesù – sì, sempre Lui, quel povero Cristo messo croce…e non una sola volta – Gesù, dicevamo, stavolta è un amabile gay che porta il suo compagno a casa per presentarlo a San Giuseppe e alla Madonna. Per completare l’opera, la Madonna qui è una drogata.

E siccome non dobbiamo farci mancare niente, il Bambinello è finito in una perfida vignetta dell’ormai rabbioso compagno Vauro. Gesù Bambino, nella mangiatoia, è affiancato da Salvini nei panni di San Giuseppe, e dalla Meloni in quelli della Madonna. A questo punto il Bambinello dà di matto e urla “Mi sa che quest’anno chiedo asilo politico a Bibbiano”. E con questo Vauro ha offeso Gesù Cristo, la Madonna e San Giuseppe, nonché Salvini e Meloni, ma soprattutto anche quei tanti poveri bambini strappati alle famiglie col famigerato sistema dei “compagni” di Bibbiano.

Auguro a tutti i realizzatori di questi manifesti, film, vignette contro il Dio cristiano di trovare la fede per ritrovare una immensa vergogna.

Antonio Biella

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