MARGINALMENTE N. 220 del 14. Set. 2019

UNA PIZZA 4 STAGIONI COME PREMIER

Ci sono gli abiti detti quattro stagioni, di lanettina, che possono indossarsi quasi sempre; c’è la pizza quattro stagioni, quella che accontenta tutti i gusti, condita con funghi champignon, carciofini sott’olio, prosciutto cotto e olive; e ci sono i premier alla Conte (e i movimenti alla M5s) che possono passare da un governo col fascista-razzista-polpulista Salvini e la sua Lega, a un governo con Renzi & C., col Pd di Bibbiano e con condimento dell’estrema sinistra di Leu.

I sondaggisti dicono che più della metà degli italiani si indigna per la nascita del governo giallo-rosso. Personalmente, da “indignato speciale”, comincio a indignarmi a partire dai tanti miei colleghi giornalisti (in particolare dei grandi giornali nazionali) che ieri, ma proprio ieri, definivano il prof. Giuseppi Conte (uso il nome al plurale come profeticamente lo chiamò Trump) come un uomo di paglia, un figurante, il “cameriere” di Salvini e Di Maio, il vice dei suoi vicepremier, eccetera. Quegli stessi giornalisti, dalla sera alla mattina, quando ancora appena si ipotizzava la nascita di un governo con gli “amici” del Pd – perché tutti i giornaloni sono amici del Pd – sono passati dal “cameriere” al “grande statista”. Dando perfettamente l’idea che tra il De Gasperi dei nostri nonni e il Conte dei nostri nipoti, l’Italia è progressivamente andata a donnacce, e i giornalisti a trans. Fra poco qualcuno comincerà a sostenere che il vero statista è Di Maio, e qualche Università “de sinistra” si preoccuperà di conferirgli, honoris causa, quella laurea mancante che gli fa ancora un po’ di ombra.

Appena Conte e i pentastellati “onesti e puri” hanno abbozzato un accordo con gli ex “diavoli” del Pd per mantenere poltrone e stipendi da nababbi, è scoppiato l’entusiasmo in tutto il mondo. L’agenzia di rating Moody’s, prima della fiducia del Senato, ha scritto che “L’economia dell’Italia è più bassa rispetto alla maggior parte degli altri paesi dell’eurozona, con politici che spesso hanno avuto un atteggiamento volatile’ ma la formazione di un governo di coalizione di centrosinistra dovrebbe far prevedere un periodo di stabilità politica in Italia”. Ovvero: l’Italia fa schifo, ma il Pd è re Mida. Non vi dico l’Europa! Tutta l’Europa che conta è stata così felice di riavere a che fare con quei servizievoli del Pd che ha nominato ministro europeo (si dice commissario) all’Economia il nostro Gentiloni che di economia non ha alcuna competenza. Però Gentiloni è piddino ed è anche conte, ma veramente nobile , non come il premier Conte di nome ma di comuni origini “fuggiane”. Non per niente, durante le trattative, la kommandant d’Europa frau Merkel, chiamò il conte Gentiloni per sollecitare l’accordo Pd-M5s per il governo italiano e non il gentile Conte (ma Merkel che ci azzecca?!? direbbe il non rimpianto Tonino Di Pietro, di Montenero di Bisaccia, paese vicino a quello del premier, Volturara Appula).

Infine, per un sorriso amaro, vi sintetizzo un video inviatomi da un caro amico, contenente le frasi di alcuni politici con la schiena davvero dritta. Renzi: “Con coraggio e dignità dico che se perdo il referendum lascio la politica”. Zingaretti:”Lo dirò per sempre, mi sono stancato e dirlo ancora è anche umiliante: non farò mai alleanze col M5s”. Di Maio: “Noi non faremo mai un accordo col Pd, il partito di Bibbiano che faceva l’elettroshock ai bambini per venderli”. Conte alla vigilia del governo con Salvini: “Non ho la prospettiva di lavorare ad altre esperienze di governo: la mia inizia e finirà con questa”. Di Battista: “Il giorno in cui il M5s farà un accordo col Pd – ma non accadrà mai – io lascerò il movimento”.

“Cos’è la verità?” chiedeva Ponzio Pilato a Gesù…

Antonio Biella

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