IL PUNTO n. 714 del 5 aprile 2019 di MARCO ZACCHERA (marco.zacchera@libero.it)

SOMMARIO: PIEMONTE: ALBERTO CIRIO candidato presidente – CONFUSIONE (la politica urla, non costruisce) – ANCHE LA FAMIGLIA DIVIDE( show a Verona) – VCO AL VOTO (per la serie “occasioni perdute”) – ROM E SALUTI ROMANI (chi pensa al degrado?) – RAI: DOVE COMANDA SEMPRE IL PD – CI HA LASCIATI DON GIUSEPPE MASSERONI – VERBANIA CENTER: INCONTRO IL 16 APRILE – LIBRO
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PIEMONTE: ALBERTO CIRIO CANDIDATO PRESIDENTE
Il centro destra (LEGA – FRATELLI D’ITALIA – FORZA ITALIA e forze civiche) hanno finalmente designato ufficialmente l’attuale eurodeputato di Forza Italia ALBERTO CIRIO a candidato a presidente della REGIONE PIEMONTE per il voto del prossimo 26 maggio.
Una scelta condivisibile e saggia – che poteva essere varata anche da diverse settimane – indicando una persona dalla lunga esperienza amministrativa (è stato anche un valido assessore regionale) e che soprattutto ha sempre dimostrato molte capacità concrete di intervento ed un costante impegno nel svolgere i suoi incarichi nel corso degli anni.
Alberto Cirio conosce bene il suo e nostro Piemonte (ed è intervenuto molte volte anche nel VCO come assessore regionale al turismo) ed è una scelta vincente che va accompagnata ora con liste adeguate.
Auguri, Alberto, sicuramente con te il Piemonte può ripartire.

PS: Non ci si illuda però che sarà una passeggiata perchè avremo contro l'oligopolio dell'informazione. LA STAMPA, il giornalone torinese apertamente schierato a sinistra, giusto per dare un assaggio del suo equilibrio e della sua indipendenza, ha infatti dato la notizia della attesa candidatura di Cirio (dopo aver per settimane dedicato pagine e pagine sulle presunte polemiche interne del centro destra) sabato 30 marzo, con “grande” evidenza. Lo ha fatto non certo in prima pagina, ma solo in settima pagina, taglio basso su due colonne dedicando alla dichiarazione del candidato il largo spazio di 7 (sette) righe. Nessun problema, è solo un ennesimo caso di “democratica faziosità” ….

CONFUSIONE
Nel mondo della politica c’è in giro una grande confusione, un quotidiano scambio di accuse e di veleni, tutti strepitano al “Guarda come sono bravo!” ma – se si va al sodo – spesso di concreto resta solo la confusione. Mi sembra che il problema vero ed essenziale dell’Italia sia messo da parte e minimizzato.
E’ quello di un paese che non riesce economicamente a decollare (per colpe passate e recenti, non è questo il punto) e che anzi sta imboccando una china pericolosa.
Chi insiste sui pericoli economici attuali viene tacciato di demagogo e disfattista mentre è solo senso di responsabilità e concretezza sottolineare l’urgenza di dover prendere decisioni drastiche, magari anche impopolari, ma sempre più necessarie: non servono più cure palliative, magari per accontentare i “clientes” di questa o quella categoria, il fantomatico “contratto di governo” e puntare solo al voto del 26 maggio.
Non so chi scriverà la prossima legge finanziaria, ma a pensarci per l’autunno si delinea già un disastro, anche se saremo in buona compagnia in un’Europa che arranca soprattutto perché ha rallentato anche la macchina tedesca.
Quando poi il ministro Tria diventa facile bersaglio per le sue evidenti leggerezze personali, è come prendere a martellate il grillo parlante di Pinocchio: la realtà, purtroppo, è quella che è…

ANCHE LA FAMIGLIA DIVIDE
Il congresso sulla famiglia a Verona ha profondamente diviso l’opinione pubblica offrendo a tratti un spettacolo deprimente. Un problema così importante di carattere sociale, morale, economico, culturale e demografico – strettamente legato al futuro della nostra società che invecchia e alle difficoltà delle famiglie italiane – è stato svilito tra gadget e manifestazioni di cattivo gusto dove hanno fatto notizia più le divisioni che non i possibili punti di intesa, senza che emergessero le priorità per le questioni normali, quotidiane e le necessità di milioni di famiglie che soprattutto in Italia non possono permettersi di avere più figli.
Si è parlato di “ritorno al Medioevo” ma credo sia legittimo che dei cittadini non condividano i “progressi” (?) della nostra legislazione, le “conquiste” di un mondo che crede così di essere o diventare più libero e felice ma spesso non lo diventa, perdendo anche le proprie radici.
Servirebbe sempre una riflessione seria anche sui principi etici senza aver per questo la presunzione di avere sempre ragione, ma con volontà effettiva di approfondimento.
Soprattutto ci si accapiglia per stabilire dove finiscono i diritti individuali di ciascuno – a volta anche aberranti – senza pensare mai ai diritti dei figli, dei bambini, dei più deboli e indifesi, di quelli che non hanno voce.
D'altronde è sempre più facile parlare di diritti che di doveri, di “io” anziché del “noi” in una logica soprattutto di egoismo che forse dovrebbe invece farci riflettere.
Nel complesso quella di Verona è stata una occasione perduta per riflettere seriamente, diventando una passerella (e una piazza) politica dove quasi tutto ancora una volta è finito in caciara tra le polemiche e le esasperazioni, temo senza risolvere nulla.

IL VCO DELLE OCCASIONI PERDUTE
In questi giorni la provincia del Verbano Cusio Ossola rinnoverà il suo consiglio provinciale con un voto di secondo grado (ovvero non votano i cittadini, ma solo i consiglieri comunali) che per di più – alla vigilia delle elezioni in molti comuni il 26 maggio – fa perde credibilità e “peso” politico.
Il voto arriva in una situazione molto difficile dal punto di vista economico per l’Ente provincia, ma anche l’ennesima dimostrazione di un territorio diviso che non sa cogliere le occasioni quando si presentano (vedi il referendum per l’annessione alla Lombardia) e che non riesce a crescere dal punto di vista strategico come – una volta di più – viene sottolineato dalle polemiche per l’OSPEDALE UNICO.
Credo non abbia senso ipotizzarlo a metà montagna sopra Ornavasso, ma un'opera che DEVE realizzarsi se vogliamo avere in prospettiva una sanità più efficiente e moderna.
Sembra vincere invece chi urla di più per la “difesa” del proprio campanile che non sempre è la scelta migliore. Non sempre infatti – e in argomento l'ho ripetuto tantissime volte – “piccolo è bello”, spesso significa solo emarginazione, localismo e incapacità di programmare seriamente il proprio futuro.
Riparleremo dell'ospedale, ma intanto mi auguro che venga presto una legge organica di riforma delle province – massacrate dal PD con la legge del Rio – che assegni compiti chiari e definiti a questo Ente intermedio che deve contare di più soprattutto in territori decentrati come il nostro.
Anche per questo bisogna democraticamente tornare alla elezione diretta del Presidente della provincia e dei consiglieri provinciali da parte di tutti i cittadini

ROM E SALUTI ROMANI
Polemiche a Roma perchè a Torre Maura, un quartiere degradato della sua estrema periferia, c'è stata una rivolta popolare contro l'arrivo di una settantina di Rom “assegnati” a risiedere nel quartiere.
Urla, spintoni e alcuni saluti romani di elementi “infiltrati” – si dice e si scrive – di Casa Pound e Forza Nuova tra i dimostranti.
Fanno scandalo quindi dieci saluti romani, nessuno pare però preoccuparsi – o essersi preoccupato nel recente passato – delle spaventose condizioni del quartiere, “terra di nessuno” tra bande criminali per l'assenza delle Istituzioni e dove il degrado è evidente, visibile e quotidiano, così come la comprensibile l'esasperazione degli abitanti.
Se la Procura apre indagini su ipotetici reati di odio razziale sarebbe giusto che i Magistrati indagassero anche su chi siano i responsabili del degrado di troppi quartieri romani e – purtroppo – non solo nella capitale.

ULTIM’ORA: ADDIO A DON GIUSEPPE
E’ mancato ieri sera DON GIUSEPPE MASSERONI, il nostro parroco emerito di Pallanza, ma soprattutto – ed è un sentimento unanime e spontaneo tra tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo – uomo di grande valore spirituale, umano e che ha fatto del bene a tutti.
Un vero “Santo” dei giorni nostri ed alla cui figura voglio dedicare una riflessione più lunga sul prossimo numero. I funerali si svolgeranno con ogni probabilità domenica pomeriggio a Pallanza.
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VERBANIA CENTER: APPUNTAMENTO IL 16 APRILE
Martedì 16 aprile alle ore 18 presso lì’ HOTEL PALLANZA (g.c.) sul lungolago di Verbania Pallanza – in occasione di un “apericena” – verrà presentato il progetto per la realizzazione del nuovo centro di PNEUMOLOGIA a Machava, nella periferia di Maputo, in Mozambico. L’incontro è promosso dal Verbania Center insieme a FRATELLI SENZA FRONTIERE, l’ONLUS che da tempo sta costruendo questo centro medico in Mozambico e in collaborazione con la FONDAZIONE MEDIOLANUM che ci aiuta da tempo e che RADDOPPIERA’ le offerte raccolte durante la serata.
Saranno presenti i responsabili locali di Fondazione Mediolanum, coordinati dal dr. Andrea Paolinelli, il presidente del Rotary Club Pallanza-Stresa Fabio Lerede (il club ha assicurato un suo sostegno economico al nuovo centro) e il dr. Maurizio De Paoli presidente della Fondazione Comunitaria del VCO cui aderisce il VERBANIA CENTER. Grazie a chi vorrà essere presente.

BUONA SETTIMANA A TUTTI MARCO ZACCHERA

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