CONTRIBUTI MAECI, M5S: INTRODUCIAMO TRASPARENZA E MERITOCRAZIA IN SOSTEGNO CENTRI STUDI INTERNAZIONALISTICI


Roma, 3 aprile – “Dopo quasi quarant'anni, il Governo del Cambiamento riforma i criteri di finanziamento pubblico ai centri studi internazionalistici, abolendo gli automatismi e i favoritismi stabiliti dalla legge 948 del 1982 (quinto governo Fanfani) e introducendo un nuovo meccanismo improntato alla trasparenza e alla meritocrazia. I quasi 800 milioni di euro erogati annualmente dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale non saranno più assegnati a una lista predeterminata di enti beneficiari più o meno amici, ma da quest'anno verranno conferiti con bando pubblico ai migliori progetti di ricerca sulle questioni più rilevanti per gli interessi del nostro Paese, questioni individuate ogni anno dal MAECI con l'approvazione del Parlamento, e riservando un quinto dei fondi a nuovi istituti per sostenere i giovani ricercatori”. Lo dichiarano i senatori M5S della Commissione Affari Esteri, che oggi hanno approvato le otto priorità tematiche per il 2019 suggerite dal sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano: Europa (deficit democratico, post-Brexit, Balcani occidentali e Turchia), Mediterraneo (Libia, Siria, Yemen, Iran, Palestina), Africa (cooperazione allo sviluppo, impatto potenze straniere, Corno d'Africa), migrazioni (strategia italiana, corridoi legali d'accesso, ruolo UE, ONU e IOM), multipolarismo (NATO, USA, Cina, Russia, focus su Ucraina e Siria), diplomazia economica (attrazione investimenti e talenti, promozione Made in Italy nel mondo), italiani all'estero (comunità storiche e nuove mobilitò, con focus su Regno Unito post-Brexit e America Latina), crisi internazionali (focus si crisi in aree di interesse nazionale, modello italiano di prevenzione crisi, ruolo delle donne). “La nostra commissione – puntualizzano i senatori M5S – ha chiesto al MAECI di aggiungere altri temi nel bando annuale: le relazioni con gli Stati dell'Africa subsahariana da cui provengono la maggior parte dei flussi migratori verso l'Italia; il contrasto al terrorismo internazionale con particolare riferimento al fenomeno dei foreign fighters e alla stabilizzazione del Nord Africa; le questioni relative all'area dell'America Latina sia in termini di potenzialità che di crisi; le problematiche delle comunità di Italiani all'estero costrette al rimpatrio in seguito a crisi come quelle in corso in Tunisia e Venezuela”.
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