A Taranto un incontro col presidente naz. Prof. Michele Poerio Federspev: pensionati furiosi contro i tagli

“Siamo qui per difenderci da questa Legge di bilancio con un ricorso!”

Questo il vero e proprio grido di battaglia lanciato a Taranto dal prof. Michele Poerio, presidente nazionale Federspev e segretario generale della Confedir, oltre che presidente nazionale del Forum dei pensionati che raccoglie 17 sigle di pensionati (ultima l’Associazione Naz. Marinai d’Italia) con oltre 700mila iscritti in totale.

L’incontro, affollatissimo, ben organizzato dal dott. Giuseppe Pezzella, presidente della Federspev di Taranto e provincia, si è tenuto domenica 10 marzo nei saloni del Circolo Ufficiali M.M. di Taranto. Oltre a un gran numero di medici, si notavano alcuni ufficiali superiori di Marina facenti parte dell’Anmi, l’ultima associazione che ha da poco aderito alla Confedir. Al tavolo della presidenza non poteva mancare il dott. Cosimo Nume, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia ionica.

A fare gli onori del padrone di casa è stato il presidente provinciale dott. Pezzella che ha presentato l’illustre ospite, il prof. Poerio, una vita da primario e più volte componente del Consiglio Superiore della Sanità: oggi bandiera di quei pensionati che non vogliono più essere considerati i “bancomat dei governi”.

“Siamo quelli – ha rivendicato con orgoglio Pezzella – che per una intera vita hanno lavorato in ruoli di responsabilità e hanno versato tutto quello che è stato loro chiesto di versare”.

Anche il presidente Nume, nel suo intervento di saluto all’assemblea, è stato chiaro nel contestare la Legge di bilancio 2019 che prevede tagli alle pensioni a partire da quelle da 1521 euro mensili in su poiché sospende ancora una volta la perequazione.

Durissimo l’attacco del prof. Poerio: “Di Maio ha detto che noi abbiamo rubato il futuro alle nuove generazioni. E’ vergognoso. Questa nostra generazione ha portato l’Italia al suo massimo benessere: noi il futuro l’abbiamo creato”.

Poi ha rivelato di aver inviato, tramite un legale, la minaccia di querela per diffamazione al viceministro pentastellato, e da allora il “Giggino nazionale” non ha più usato quella ingiusta e brutale espressione.

Insomma, le pensioni non possono essere tutte uguali perché ognuno (tranne alcuni privilegiati, come i politici) riceve in proporzione a ciò che ha versato; e si versa in proporzione alla quantità e qualità del proprio lavoro, alle responsabilità più o meno gravose: il comandante di una nave – per dirne una – non ha le stesse responsabilità di un marinaio.

Ma c’è di più che giustifica una vera levata di scudi dei pensionati. Secondo una indagine del Censis – ha riferito Poerio – ben sei miliardi di euro l’anno vengono devoluti dai pensionati per aiutare il resto della famiglia: figli e nipoti. Una circostanza che ha fatto dire con orgoglio: “Siamo il più importante ammortizzatore sociale”.

Nonostante tutto ciò, il governo vuol ricavare altri 2 – 2,5 miliardi dal blocco della perequazione: un blocco in atto da nove anni e che si vuol perpetuare per altri cinque. Poi c’è la cosiddetta “solidarietà” per le pensioni da cinquemila euro netti al mese: “solidarietà” che l’attuale governo vuole allargare a pensioni sempre più basse.

Sull’accanimento del governo (l’attuale giallo-verde come i precedenti, da Monti a quelli renziani) contro i pensionati, il prof. Poerio ha fatto notare una evidente ingiustizia: “Se si chiede la “solidarietà” ai pensionati da cinquemila euro in su, perché non si pretende identica sovrattassa anche dai lavoratori attivi pari reddito?

Già, proprio una bella domanda. La risposta dei pensionati sarà un ricorso alla Corte Costituzionale per evidente violazione di più dettati della Carta. Vedremo se si avrà il coraggio di emettere sentenze come la “sentenza politica” – ha ricordato il presidente nazionale Poerio – emessa nel 2017 per legittimare la Legge di bilancio del governo Renzi del 2015.

(Nella foto da sin. il dott. Nume, il prof. Poerio, il dott. Pezzella)

Antonio Biella

Assermblea soci dewlla Federspev (federazione nazionale saniutariu pensionati e vedove) organizzata dal dott. Giuseppe Pezzella, presidente della Federspev di Taranto e provincia.

Dott. Cosimo Nume, presidente Ordine dei Medici e il prof. Michele Poerio,

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