Droga Ass. Coscioni “Relazione annuale conferma il regalo di 14 miliardi alla criminalità  ogni anno. Parlamento discuta di riforme radicali, Governo convochi Conferenza nazionale”

Il Ministro Fontana ha presentato oggi le 223 pagine della relazione annuale al Parlamento (dati del 2017) in cui si descrive quali e quante 'droghe' siano presenti in Italia. Il documento era stato stampato a giugno, nel rispetto della legge, ma reso noto dopo tre mesi perché conferma che in Italia le droghe sono un fenomeno culturale in crescita”.

Dichiarazione di Marco Perduca, già Senatore Radicale che per l'Associazione Luca Coscioni coordina Legalizziamo.it

“Anche per quest'anno le cifre del Governo dimostrano che, malgrado l'aumentare del controllo e l'aumento degli arresti, la presenza degli stupefacenti si consolida come abitudine, tra l'altro non necessariamente 'problematica', che interessa adolescenti tanto quanto cinquantenni. A fronte di tutto ciò allarmi per inesistenti nuove pericolosità, o massicci investimenti per prevenire il consumo o “tutelare” giovani e famiglie, devono esser rivisti per informare su un consumo consapevole e non prevedere il carcere come sbocco per la mera detenzione delle sostanze illecite, specie se cannabis. Di tutto questo occorre che il Parlamento discuta e che quanto prima venga convocata la VI Conferenza nazionale per un confronto franco sulle reali dimensioni del fenomeno per come chiaramente e laicamente presentate dal Dipartimento per le politiche antidroga e la valutazione dell'efficacia delle leggi e funzionalità delle politiche”.

“Se paragonato ai dati del 2016, il mercato delle sostanze illegali rappresenta il 75% di tutte le attività illegali, pari allo 0,9% del PIL, per un valore complessivo di 14,4 miliardi di euro, in aumento dell'1% rispetto all’anno precedente. Tra queste il 40% riguarda la cocaina (un milione di consumatori) il 28% la cannabis (6,2 milioni di persone) mentre decisamente meno sono i consumatori di eroina (circa 285 mila) e 590 mila quelli di altre sostanze chimiche (ecstasy, LSD, amfetamine). Il costante aumento del giro d'affari viene registrato a fronte dell’8% in più delle operazioni anti-droga delle forze dell'ordine e un incremento del 60% di sequestri – il 95% cannabinoidi, il 4% cocaina e il restante 1% di tutte le altre sostanze.

“Come avevamo già denunciato con il Nono Libro Bianco, anche le persone denunciate per violazioni della legge sulle droghe sono in costante aumento: nel 2017 son state 35.190. Il 71% è attualmente in carcere, il 28% in libertà mentre l‘1% è irreperibile, il 4% dei coinvolti è minorenne! La maggior parte delle denunce riguarda la cocaina. Aumenta anche il carico sulla giustizia penale con 81.665 procedimenti (che hanno coinvolto 166.301 persone) per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti (art. 73 DPR n. 309/1990). In crescita anche le segnalazioni ai prefetti, 38.614 persone, di cui 93% maschi e il 73% con meno di 30 anni. Il 79% delle segnalazioni ha riguardato la detenzione di cannabis per uso personale. Al 31 dicembre 2017, erano in carcere circa 19.000 persone per reati connessi agli stupefacenti, di cui il 39% non italiani straniera. La tendenza non è cambiata nella prima metà del 2018.

Per affrontare alcuni dei numeri contenuti nella relazione annuale al Parlamento Il 5 ottobre 2018 al’Università Statale di Milano (sede di via Festa del Perdono 7) dalle 14 alle 1630, Science for Democracy e l’Associazione Luca Coscioni organizzano un incontro internazionale intitolato “Droghe: scienza negata, terapie proibite” sull’uso medico di pislocibine e cannabis con esperti e ricercatori italiani e europei per condividere quanto “bene” possano fare le “droghe”.


Fabio Miceli

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