Cristiano Ronaldo e i discorsi incoerenti di Mario Adinolfi


Su Agi del 12 luglio il prete e scrittore Mauro Leonardi, scrive: «Ha destato sorpresa che Mario Adinolfi, a quanto pare juventino sfegatato, si sia detto felice dell’arrivo di Cristiano Ronaldo nonostante abbia avuto due (o forse tre) figli attraverso la gestazione per altri… Alle proteste della gente del Pdf rispetto al loro Presidente… Adinolfi si vede costretto, dapprima a un lapidario “scindiamo per favore, scindiamo” e poi successivamente a un discorso che argomenta così: “sarebbe come smettere di ammirare Caravaggio perché era un assassino o di ascoltare gli U2 perché ora sono gay friendly. Scindiamo, scindiamo. La mia scrittrice preferita è una lesbica (Marguerite Yourcenar) e il mio attore preferito è un gay (Jim Parsons). Tra gli artisti che ammiro ci sono drogati e assassini. Poi resto contro l’omicidio, il consumo di droghe e l’utero in affitto. Scindiamo, scindiamo…” tornando nei giorni successivi sullo stesso argomento con altri post ribadendo lo stesso concetto. Che, mi affretto a sottolineare, io condivido assolutamente».

A mio parere, invece, il discorso di Adinolfi non è da condividersi per niente. Mi sembra semplicemente un arrampicarsi sugli specchi per non ammettere l’incoerenza. E’ vero che l’opera d’arte di un assassino può essere apprezzata e ammirata, ma questo non implica che io debba rallegrarmi se l'assassino è invitato a dipingere a casa mia. Se io giudico Cristiano Ronaldo un grande peccatore, non posso rallegrarmi che venga a giocare nelle squadra del mio cuore, a contatto con i giocatori del mio cuore. Per quanto sia bravo come calciatore, come faccio a battergli le mani mentre lo giudico grande peccatore? La convenienza. Solo la convenienza può spingermi a rallegrarmi che un assassinio venga a dipingere a casa mia. Cristiano Ronaldo porta vantaggio alla squadra amata da Adinolfi, e questo ha fatto sì che Adinolfi dimenticasse il suo giudizio negativo sulla persona.

Più avanti Mauro Leonardi scrive: «Un torturatore delle SS o un mafioso o un rapinatore di banche non possono arrivare a Dio attraverso il loro lavoro perché quel “lavoro” è in se stesso immorale. Invece un pizzaiolo, un calciatore, un dirigente d’impresa, un operatore ecologico, persone cioè che svolgono una professione con un oggetto in se stesso buono se svolgono quel lavoro in maniera eticamente corretta, sono sulla “strada della santità” cioè si “avvicinano a Dio” partendo ciascuno dal punto dove si trova. Non ha nessuna importanza, rispetto alla pizza, o a un quadro, o a un rigore ben tirato, che l’autore sia musulmano, omosessuale o cattolico praticante sposato in Chiesa ».

Ovvio. Ma se il pizzaiolo svolge il suo lavoro in maniera eticamente corretta, e poi va a casa e riempie di botte moglie e figli, come può essere “sulla strada della santità”? E come posso rallegrarmi se viene a fare le pizze più buone del mondo in un negozio nella mia strada? Io non le compro le sue pizze. E’ ovvio che “non ha nessuna importanza, rispetto alla pizza, o a un quadro, o a un rigore ben tirato, che l’autore sia musulmano, omosessuale o cattolico praticante sposato in Chiesa”, ma ha grandissima importanza se l’autore è un pessimo soggetto, se è un mascalzone.

Detto questo, non ritengo assolutamente che Cristiano Ronaldo sia un peccatore e sono contento che venga a giocare in Italia, anche se la mia squadra preferita è la Roma.

Renato Pierri

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