Dal 6 all’8 luglio torna la rassegna che porta nel cuore della montagna toscana musiche e danze del sud Italia
Tanti i laboratori gli spettacoli e i concerti ad ingresso libero con protagonisti i massimi esponenti della musica popolare italiana
A Arcidosso (GR), tutto pronto per il festival “Il calore della terra”: dal 6 all’8 luglio torna l’Amiata Folk Festival prende il via il calendario all’insegna delle contaminazioni che porta nel cuore della montagna toscana musiche e danze del sud Italia.
Organizzata da Tarantarte, Comune e Pro Loco di Arcidosso e CoSviG – Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, la rassegna trasforma il borgo amiatino in un palcoscenico a cielo aperto dove luoghi ricchi di storia come il Castello Aldobrandesco o il bellissimo Parco del Pero ospitano laboratori, spettacoli e concerti (ad ingresso libero) che vedono protagonisti alcuni dei massimi esponenti della musica popolare, per un viaggio senza tempo nella tradizione più autentica, alla riscoperta delle nostre radici.
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Si comincia venerdì 6 luglio, con un viaggio tra le voci del Salento e i suoni della Calabria.
“Il corpo che canta” è il laboratorio di canto a cura di Enza Pagliara che permetterà di sperimentare attraverso il proprio corpo i suoni della cultura tradizionale salentina (inizio ore 15). Racconta invece la festa “Il sonu a ballo nell’Aspromonte meridionale”, il laboratorio con musica dal vivo a cura di Agata Scopelliti che trasporta in quella Calabria dove si conserva una tradizione viva di musica e ballo (inizio ore 16.30).
Un doppio concerto prenderà il via alle ore 21.00: la prima parte è affidata a “Terragnula” ovvero Enza Pagliara e Dario Muci, due tra le voci più intense del Tacco d’Italia che propongono canti dimenticati, raccolti dalla voce viva dei cantori del Salento.
Nella seconda parte invece saliranno sul palco “I Suonatori Valle del Sant'Agata” (Piero Crucitti, Davide Ambroggio, Mario D’Amico, Agata Scopelliti), un gruppo che arriva da Cataforio, piccolo villaggio alle pendici dell'Aspromonte, roccaforte della musica di tradizione orale e da ballo.
I canti e balli dell'entroterra toscano saranno invece il tema della seconda giornata del festival. Il pomeriggio di sabato 7 luglio sarà dedicato al “ballo all'antica” della Val di Sieve con un laboratorio condotto da Marco Magistrali e Filippo Marranci e curato dall’Associazione La Leggera.
In uno spettacolo tutto da ballare, alle ore 21.00, i “Suonatori della leggera” (Marco Magistrali, Filippo Marranci, Ilaria Danti, Fabio Soldati, Valentino Receputi, Silvia Falugiani, Pietro Gheri, Cecilia Valentini, Mattia Ceccarelli), si esibiranno con canti e sonate di tradizione orale della Val di Sieve raccontando la cultura contadina di quella terra.
Domenica 8 luglio, la danza e la musica salentina divengono racconto coreografico, musicale e contemporaneo.
Nel pomeriggio (alle ore 16.30) “Viaggio tra le Tarantelle del Sud Italia”, un Iaboratorio a cura delle insegnanti della scuola Tarantarte.
Alle ore 21.00 prenderà inizio una serata divisa in due parti: si comincia con “Premesse a Kore” il nuovo spettacolo della compagnia Tarantarte – Nuova Danza Popolare diretta da Maristella Martella. E’ proprio Kore, la “fanciulla indicibile”, il nume ispiratore di questo lavoro che scava nel mito e nel rito delle danze popolari del Mediterraneo legandone il presente alle origini più antiche. In scena le danzatrici della Compagnia Tarantarte – Nuova Danza Popolare: Maristella Martella, Silvia de Ronzo, Manuela Rorro, Laura de Ronzo, Alessandra Ardito.
A seguire sul palco saliranno gli Officina Zoè (Cinzia Marzo, Lamberto Probo, Donatello Pisanello, Giorgio Doveri, Silvia Gallone, Luigi Panico) una band trascinante, dal sound inconfondibile, vera ambasciatrice della pizzica nel mondo che vanta innumerevoli collaborazioni artistiche e partecipazioni ai più importanti appuntamenti internazionali di musica.
Per maggiori informazioni:
Pro Loco Arcidosso 0564 968084 – 388 8656971; locoarcidosso@yahoo.it
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contatti stampa: Sonia Corsi tel 3351979765; Elena Giovenco tel 3315353540
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