Frammento di metallo in mozzarella tedesca. Allerta RASFF per corpi estranei nel latticino

Tra le importazioni di prodotti alimentari in Italia, scatta di nuovo un’allerta alimentare per la mozzarella tedesca, con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di frammenti di metallo in mozzarella dalla Germania, segnalando l’allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa. Nell’avviso 2018.1665 del 14 giugno però, si parla solo di “mozzarelle provenienti dalla Germania e distribuite in Italia” senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia lo “Sportello dei Diritti”. In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” la provenienza del latticino in questione con la corretta identificazione del prodotto, si coglie l’occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si consuma un prodotto oggetto di richiamo. Infatti, ingerire un corpo estraneo, può costituire sempre un pericolo per la salute umana. I sintomi sono differenti a seconda del tipo di corpo estraneo ingerito e del posto in cui il corpo si è fermato (esofago, stomaco, intestino). Se il corpo estraneo è molto piccolo (tra i 2 cm centimetri e i 2 cm e mezzo di diametro) non è appuntito, non è tossico, in genere non ci sono problemi, ed entro due-quattro giorni viene eliminato con le feci. Se l’oggetto è grande dai 2 cm e mezzo ai 3 cm di diametro, può fermarsi nell’esofago causando difficoltà a deglutire, dolore allo sterno, salivazione. Se il corpo si ferma nello stomaco o nell’intestino, le conseguenze sono dolori all’addome e vomito. Se l’oggetto ingerito è appuntito, come può accadere nel caso di corpuscoli come le pietre, queste possono fermarsi dappertutto: se si fermano nell’esofago causano dolore, difficoltà a deglutire e fastidio dietro allo sterno; se si fermano nello stomaco o nell’intestino, facilmente causano ferite o perforazioni, causando sanguinamento o peritonite. In ogni caso, per chi si trova in cucina, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello ““Sportello dei Diritti” è sempre bene verificare visivamente il contenuto dei prodotti acquistati per evitare qualsiasi tipo di conseguenza di questo tipo.

Lecce, 14 giugno 2018

Giovanni D’AGATA

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