Domenica, un aereo Easyjet proveniente da Londra è atterrato all'aeroporto di Ginevra alle 22:00. Quando i passeggeri hanno lasciato l'aereo, sono stati prelevati da un autobus per l'aeroporto e portati all'edificio dello scalo. Mentre altri otto tra cui un giornalista sono stati “dimenticati” sulla pista. Una donna ha raccontato : “Avevo tra le braccia il mio bimbo di 21 mesi, quindi abbiamo fatto uscire gli altri passeggeri. Erano gli ultimi ad uscire. Una volta fuori, non c'era più l' autobus.” Quindi gli otto passeggeri si sono diretti verso il vicino edificio dell'aeroporto ma le porte erano chiuse a chiave. Alla fine il gruppo è stato trovato. Nonostante il lieto fine, la giovane madre si è chiesto: “L'aeroporto è ancora sicuro se lasci che otto persone camminino liberamente sulla pista?” La compagnia aerea EasyJet ha confermato l'episodio e ha dichiarato che ” vi è stato un equivoco tra il personale di terra e l'equipaggio. I passeggeri avrebbero dovuto aspettare circa dieci minuti e non sarebbero mai stati in pericolo. Le otto persone non erano al di fuori dell'area consentita, anche se non erano accompagnate. Le autorità aeroportuali di Ginevra hanno fatto sapere che non vi è stata alcuna violazione delle norme di sicurezza. A giudicarlo diversamente Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: “Un episodio, invece, che fa riflettere sul sistema di sicurezza dello scalo, prendendo in considerazione i punti sensibili muniti di telecamere di sorveglianza che pur riprendendo la scena, hanno consentito il passaggio indisturbato sulla pista degli otto passeggeri.”
Lecce, 12 giugno 2018
Giovanni D’AGATA