In una lettera inoltrata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro per il Sud Barbara Lezzi, Giuseppe Abbati, segretario generale dell’Aiccre Puglia, chiede di incontrarLi e propone alcune integrazioni all’attività  program

Di seguito si riporta il testo della lettera:

sono lieto porgere gli auguri più sinceri di buon lavoro. Sono molti anni che da pugliese non li rivolgo a due Pugliesi in ruoli così importanti per la crescita delle nostre popolazioni.

Ho letto con attenzione il contratto per il cambiamento e le dichiarazioni programmatiche, ho riscontrato dimenticanze e proposte che non condivido pienamente.

Riporto alcuni passi delle dichiarazioni programmatiche del Presidente Conte:

Cambiamento nel metodo.

Il cambiamento non sarà solo nelle parole e nello stile, ma soprattutto nel metodo e nei contenuti. Dal punto di vista metodologico, la nostra iniziativa si articolerà su tre fronti.

L’ascolto. Perché prima di tutto vengono i bisogni dei cittadini. In questo, ovviamente ci aiuteranno anche il Parlamento e i nuovi strumenti di democrazia diretta che il contratto si propone di introdurre.

L’esecuzione. Vogliamo essere pragmatici. Se una norma, un ente o un istituto non funziona è giusto abolirlo, se funziona è giusto potenziarlo, se manca è giusto crearlo.

Il controllo. I provvedimenti che adotteremo hanno degli obiettivi che devono essere raggiunti: saremo i primi a monitorare con severità e rigore la loro efficacia, intervenendo immediatamente con le necessarie correzioni.

Ascolto, esecuzione, controllo. Saranno questi i tre pilastri dell’azione di governo, nel segno della piena trasparenza.

Cambiamento nei contenuti.

Il cambiamento, come appena anticipato, sarà anche nei contenuti………Percepirebbero che il vento del cambiamento sta soffiando dappertutto: nelle grandi città e nei piccoli comuni. Percepirebbero che la loro qualità della vita è migliorata e si sentirebbero anche più uniti e orgogliosi di vivere in questo nostro bellissimo Paese. Questo è in definitiva il nostro obiettivo”

Vista la disponibilità, inoltro la richiesta di un incontro, certo che la valuterete positivamente. I temi sono di grande importanza, in particolare quello della macroregione del Mediterraneo auspicata dal Parlamento europeo sin dal 2012.

L’Aiccre Puglia, insieme ad altre Associazioni, ha partecipato al Premio Altiero Spinelli indetto dalla Commissione Europea dal titolo “Parliamo d’Europa” per invogliare i Cittadini a leggere il “Libro bianco sul futuro dell’Europa” e per indurli a rispondere alle cinque domande poste dal Presidente Juncker. Il progetto ha ottenuto un importante riconoscimento: il terzo premio.

Per la verità, l’Aiccre Puglia punta più in alto, infatti, auspica la realizzazione dell’Europa Federale, o meglio, degli Stati uniti d’Europa e non solo.

Infatti, chiede:

– l’elezione diretta del Presidente della Commissione UE;

– la realizzazione di una difesa, di una politica fiscale ed estera comune;

– la realizzazione della macroregione del Mediterraneo per spostare il baricentro verso il meridione;

– la costruzione di tunnel per unire l’Europa alla Sicilia e all’Africa (assolutamente necessario ed urgente prima che altri lo realizzino, tra Marocco e Gibilterra, e taglino l’Italia e il Sud dagli affari e dallo sviluppo);

– la riduzione delle tasse di qualche punto;

– la garanzia della parità;

– la riduzione del divario fra Nord e Sud;

– trovare il lavoro per i giovani;

– l’aumento delle pensioni minime;

– l’incentivazione delle nascite;

– l’istituzione delle Ambasciate europee nel mondo;

– la partecipazione di una squadra europea alle Olimpiadi;

– la liberalizzazione delle droghe leggere;

– la modifica del sistema elettorale: la recente legge elettorale è inadeguata! Il sistema elettorale è arcaico. Gli Italiani all’estero votano con una percentuale troppo bassa! La soluzione è il voto elettronico;

Ancora, è senza dubbio giusto ridurre il numero dei parlamentari, ma è ancora più importante l’abolizione del Senato e delle Province.

Inoltre, dare maggiore autonomia alle Regioni è importante, ma non sufficiente. Dopo tanti anni, è urgente cambiarle e renderle più adeguate ai tempi per renderle più competitive e strategiche. È necessaria, quindi, una ridefinizione delle competenze e dei ruoli.

Infine, le migrazioni, dobbiamo:

– realizzare centri di raccolta, con l’aiuto dell’ONU, lì dove s’imbarcano i profughi;

– organizzare corsi di formazione in loco;

– garantire a coloro che si formano l’accesso in Europa, il lavoro, una casa;

– fermare i trafficanti;

– continuare a pagare i profughi chiedendo, però, di svolgere un’attività lavorativa;”

Con preghiera di diffusione.

Grazie, cordiali saluti

Giuseppe Abbati

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