GOVERNO DI GIUSEPPE CONTE : ITALIA MENO MIASMATICA ?

Alcune brevi e sintetiche considerazioni.

Il nuovo primo ministro designato dal Capo dello Stato ha fatto una buona impressione a tutti, eccezion fatta per chi si sente politicamente ridimensionato nei vari poteri, in primis per il Pd, FI e minori. Questo è sicuramente un dato di fatto che può avere risvolti positivi, grazie anche ai numeri in parlamento, pur tenendo conto dei pochi al senato, seppur “speranzosamente” sufficienti.

Questo potenziale governo non è assolutamente di destra, anzi, almeno dal programma, la sua collocazione è diametralmente antitetica, quasi di centro-sinistra.

La stampa sta ricamando diverse aggettivazioni sulla sua genesi definendolo un inciucio fra destra, sinistra e centro. Non penso che la mediazione democratica fra le forze vincitrici volta a mettere insieme il meglio nell’interesse degli Italiani significhi inciucio, semmai tutto ciò rappresenta un aspetto positivo della politica.

Che si tratti di governo diverso rispetto a tutti gli altri che si sono succeduti sin dalla fase costituente della Repubblica non c’è dubbio alcuno, come è vero – ahimè – che la stagnazione politica dell’ultimo ventennio ha prodotto miasmi politici verso i quali gli Italiani si sono ora ribellati per non morire di una puzza che, sebbene diversa da quella che producono l’ILVA di Taranto o il PETROLCHIMICO di Porto Marghera, può essere causa pure essa di morte sociale…

A poche ore dall’incarico a Conte, gli Italiani sembrano già un tantino sollevati se non altro perché respirano una specie di aria nuova che questo nuovo establishment politico, posto che si insedi davvero, ha chiamato “governo del cambiamento”, realtà che ha iniettato non solo qualche potenziale speranza, ma anche una certa fiducia in termini della…tanto agognata e proclamata onestà da parte di chi si accinge a governare.

Detto questo, esiste un pericolo molto forte che è il seguente. Le opposizioni, invece di fare il loro lavoro (e ne abbiamo giù avuto conferma dai discorsi pretestuosi e vili dai vari Martina Pd, Berlusconi FI a Sofia e minori) si sono già manifestate come detrattrici anche delle cose buone che questo governo si accingerà a fare, spargendo veleno sia in Italia che in tutti i contesti internazionali, provocando “ad arte” la sfiducia nel nostro paese, già dilaniato dalle stesse. Esse infatti non vogliono che questo nuovo governo (ripeto, se ci sarà) metta allo scoperto il male sin qui da loro prodotto e magari dia un’impronta nuova per il cambiamento del paese che, grazie appunto ai governi dell’ultimo ventennio, ha incrementato a dismisura il debito pubblico, il malgoverno, la corruzione ed il malaffare, oltre a forte conflittualità istituzionale che, oggettivamente, sembra aver cancellato anche la suddivisione dei poteri se è ben vero, come in effetti è, che dette istituzioni sono quasi sempre in contrasto fra loro.

A scanso di equivoci, va detto che lo scrivente è un ex Pd che non ne può più di questo partito che ora, almeno a suo avviso, esprime solo miseria dialettica per bocca di Martina, Renzi and co.

Auguri pertanto al cambiamento, dando fiducia ai giovani !

ARNALDO DE PORTI. Feltre (BL)

Classe 1935

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