LA STORIA DEL RITO – Una tradizione antichissima che affonda le sue radici nella storia della confraternita (fondata nel 1575). Sulla processione del Bordone, numerosi storici hanno scritto su tale tradizione antichissima della confraternita del Carmine. Paolo Ladiana nel volume “Uomini, Fatti e Cose della vecchia Massafra”, ricorda che tale tradizione era già presente quando la confraternita era alloggiata nell’oratorio della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in Piazza Garibaldi (demolita nel 1929). Il Ladiana ricorda che nella Chiesa costruita dal Principe Feudatario Pappacoda la Confraternita del Carmine aveva un proprio altare sul quale esercitava il diritto di Patronato, e vi curava la celebrazione della messa della II domenica del mese, del turno delle quarantore e della festa della Titolare. Inoltre il Ladiana ricorda che i confratelli si radunavano soprattuto “in ogni feria sexsta di quaresima nelle ore serotine recitandosi dal Padre Prefetto la coronella delle cinque piaghe con canto dello Sabat Mater, facendosi l’Adorazione della Croce. Nel giovedì Santo dacchè si mette Gesù Cristo nel Sepolcro (la Confraternita) ha il diritto del Pellegrinaggio, andando per le visite delle Chiese a due a due i fratelli vestiti di sacco e con Bordoni in mano.
IL SALUTO DELLE POSTE – Molto caratteristico è il saluto con le poste dei confratelli già presenti in adorazione agli altari della Reposizione, con i quali, si daranno il cambio le varie poste successive. All’arrivo della nuova coppia dei confratelli in Chiesa, uno dei due avvicinandosi alla coppia inginocchiata in turno di adorazione, pronuncerà la frase “Sia lodato e ringraziato ogni momento” e di lì a poco il confratello inginocchiato risponderà “Il santissimo e divinissimo Sacramento” e la posta inginocchiata si abbasserà il cappuccio. Subito dopo le coppie posizionandosi una di fronte all’altra, incroceranno il Bordone tra le mani ed effettueranno il rito del saluto. Tale rito sarà ripetuto per tutte le chiese che si andranno a visitare.
L’ABITO DI RITO – I confratelli della Confraternita del Carmine indossano l’abito tradizionale di rito che si compone di: un camice bianco stretto in vita da una cordone di colore rosso pendenti sulla destra e sulla sinistra del camice; una mozzetta di velluto rossa abbottonata sul davanti e ricca di fregi ricamati in oro; un medaglione con l’immagine della statua della titolare; due scapolari recanti rispettivamente le scritte ricamate “Decor” e “Carmeli” in velluto rosso; un cappuccio bianco con due forellini all'altezza degli occhi; una corona di spine nera e guanti bianchi di cotone.
TESTIMONIANZE ARTISTICHE – Testimonianze della processione del bordone nella città di Massafra le troviamo nel portone della Chiesa del Carmine, dove l’artista Giuseppe Balestra nel 1983 incise in un Bassorilievo in metallo, il particolare delle poste che partecipavano al rito del Bordone. Anche l’artista Nicola Andreace in alcune delle sue opere ha immortalato tale antica consuetudine del pellegrinaggio del giovedì Santo.
Nella foto un momento della processione (foto di Lella Mingolla).