«Ci turba la mancata proroga della sospensione dell'Aia per la discarica di Celico, alle porte di Cosenza. Interverremo appena possibile in sede parlamentare, per chiedere risposte definitive nel merito. Intanto la Regione prenda atto dei problemi del sito in questione e si determini con coscienza, vista anche la viva preoccupazione dei sindaci e delle associazioni del territorio». Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Paolo Parentela, Giuseppe D'ippolito e Dalila Nesci, insieme ai consiglieri comunali 5stelle di Celico, Manlio Caligiuri, Mariella De Franco e Michele Smeriglio. «Lì, come evidenziammo in un'interrogazione dell'ottobre 2015 a firma Parentela e Nesci, c'è – aggiungono i 5stelle – un vincolo idrogeologico, mentre il vasto bosco interessato è sottoposto a tutela paesaggistico-ambientale. Oltretutto nella zona, a ridosso del Parco nazionale della Sila, si sono registrati uno strano picco di malattie alla tiroide e la diffusione di un particolare tipo di tumore, riscontrabile solo in luoghi fortemente inquinati. Si tratta di condizioni che avrebbero dovuto scoraggiare il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione della riferita discarica, di proprietà del gruppo Vrenna». «Pretendiamo – concludono i 5stelle – che l'amministrazione regionale chiarisca l'attuale stato delle cose, in ordine alla discarica di Celico, e che nello specifico non vi sia sufficienza, negligenza o, peggio, sottovalutazione. È indispensabile tutelare la salute della comunità locale e l'ambiente circostante, già molto provati da politiche sbagliate e remissive in tema di gestione dei rifiuti, che troppo spesso hanno ignorato la volontà, chiarissima, della popolazione residente. Al governatore Oliverio ricordiamo che aveva assicurato, nell'ambito del Piano regionale sui rifiuti, che non ci sarebbero state discariche».