Ho ascoltato ieri 26/11 su RAIUNO, su “Che tempo che fa” l’intervista che Fazio ha fatto a Berlusconi. Come spettatore, al di la del volto quasi irriconoscibile dell’ex-primo ministro, realtà riconducibile a un possibile trattamento epidermico per apparire più…giovanile e la voce sicuramente modificata a seguito di un possibile intervento odontotecnico, come mi ha detto fra il serio ed il faceto un primario dell’ospedale di qui, con quale stavamo assistendo a casa mia alla trasmissione di Fazio, devo dire con assoluta schiettezza e sincerità che quanto ha detto Berlusconi mi ha infastidito assai, non tanto per il fatto che non la penso come lui da almeno trent’anni e cioè da ancor prima che detto signore…”scendesse in campo” (come ama dire lui), ma perché alla mia età, superiore di un paio d’anni rispetto alla sua, e forse con esperienza economico-finanziaria superiore alla sua, non sono certamente disposto ad ascoltare le solite litanie che, di diverso rispetto agli anni 93-94, hanno solo faccia e fonetica per i motivi testé sopraccitati.
Ciò che mi ha infastidito particolarmente è stato quando egli ha detto che l’euro ha dimezzato il potere di acquisto, cosa quasi giusta ma non nel senso che intende lui, perché altrimenti, c’è da chiedersi : “Dove stava l’ex primo ministro, da me molte volte sollecitato attraverso stampa, se non ha mosso una sola pagliuzza per controllare il buon uso nella nuova parità, come avevano fatto in Francia a suo tempo per le “nouveau franc” al quale avevano tolto due zeri ? Berlusconi stava lì, felice, ad assistere ai vantaggi che le sue aziende, alias il commercio, ricavavano sulla pelle dei portatori a reddito fisso, considerando mille lire pari ad un euro che valeva quasi il doppio mentre ora ha persino la spudoratezza di fare gratuitamente, per propaganda elettorale, certe ipocrite affermazioni.
Non parliamo poi della metamorfosi “Kafkiana” con cui egli ha sostituito oggi i…Komunisti con il M5S. Cosa questa che lascia basiti…
E’ proprio vero, gli Italiani sono un popolo dio smemorati !
ARNALDO DE PORTI
