Lasciate che gli omosessuali vengano a me

“Come è stato evidente a molti in questi giorni, e più ancora da ieri sera, il blog è soggetto a continui attacchi hacker che vengono tamponati ma che si ripresentano puntuali. Stiamo cercando una soluzione con un maggiore livello di sicurezza. Questi attacchi avvengono sempre in concomitanza degli spazi che il blog concede alle persone omosessuali, che siano cristiane o no. Che questo avvenga proprio nella settimana contro l’omotransfobia dà a tutti noi una particolare tristezza”. Queste le parole del prete e scrittore Mauro Leonardi, titolare del blog “Come Gesù”. Blog che io ho definito più volte scherzosamente il bel castello di Mauro. Bel castello perché le sue porte sono sempre aperte per accogliere tutti, a prescindere dalla religione, dal colore della pelle, dalla nazionalità, dall’orientamento sessuale. Ovviamente, essendoci scritto sul castello a caratteri cubitali: “Come Gesù”, ad entrare sono soprattutto persone attirate da quel nome: “Gesù”. E quindi uno si aspetta che la maggior parte delle persone che vi entrano siano persone che somiglino in qualche modo alle porte del castello: mentalità aperta, cuore pronto ad accogliere. Un po’ come Papa Francesco, insomma. Ma non è così. Vi sono diverse persone nel bel castello, magari religiosissime, che non vedono di buon occhio gli omosessuali che vi entrano. Non solo, come si può costatare dalle parole di don Mauro, alcune di queste persone chiudono di propria iniziativa le porte del castello, lasciando fuori tutti, omosessuali ed eterosessuali. Per fortuna arrivano presto i fabbri e riaprono le porte. Così, grazie ai buoni fabbri, “Come Gesù” può tornare a dire “Lasciate che gli omosessuali vengano a me”.

Renato Pierri

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