Vomero-Arenella: "La collina dice basta a cantieri e scavi"

Da sette anni un gruppo su Facebook, con circa cinquecento iscritti, si batte affinché la collina partenopea non venga ridotta a una forma di groviera, al link

Non si spengono i dissensi e le proteste nei quartieri collinari del Vomero e dell'Arenella, generati dalla realizzazione di nuovi parcheggi interrati privati su suolo pubblico. A tenere banco in questi giorni è il parcheggio “Artisti\De Bustis”, per il quale, con sentenza resa nel febbraio scorso, il TAR Campania ha dato il via libera. Difatti, dopo la comunicazione dell'abbandono dell'intenzione di revocare l'atto autorizzativo, i giudici amministrativi hanno disposto, tra l'altro, l'obbligo di dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato entro sessanta giorni e, nel caso di inottemperanza, la nomina del commissario ad acta. Da qui le proteste di associazioni, comitati e movimenti, che culmineranno in una manifestazione pubblica che si terrà oggi, 20 aprile, nella stessa piazza. A rimarcare ancora una volta dubbi e perplessità sulle realizzazione di opere che comportano cantieri e scavi per la realizzazione di una tale tipologia d'interventi è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione, che già sette anni fa, nell'aprile del 2010, fondò sul social network Facebook il gruppo : “ La collina dice basta a cantieri e scavi ”, che attualmente conta quasi cinquecento iscritti, al link: https://www.facebook.com/groups/109104739125745/ .

“ Confermiamo un secco e deciso NO alla realizzazione di parcheggi privati interrati su suolo pubblico – afferma Capodanno -. A parte evidenti considerazioni di carattere tecnico in un territorio come quello collinare, ci domandiamo che senso abbia continuare a realizzare ulteriori box interrati privati a poche centinaia di metri da altri ancora invenduti, dal momento che la domanda, pure per gli elevati esborsi richiesti ai potenziali acquirenti, a ragione della perdurante crisi economica, allo stato appare del tutto inferiore all’offerta “.

“ Con l'occasione – puntualizza Capodanno – va rimarcata ancora una volta la politica fallimentare che sta caratterizzando, da diversi anni a questa parte, le amministrazioni pubbliche partenopee. In particolare, a ragione della mancata realizzazione di parcheggi pubblici d'interscambio a tariffe agevolate, con conseguenti ripercussioni negative sia sul traffico sia sul conseguente inquinamento ambientale, con particolare riguardo ad alcune zone, come il Vomero, che presentano un’elevata densità abitativa e un notevole sviluppo del terziario commerciale. Così, mentre si è ancora in attesa che inizino i lavori per un parcheggio pubblico a raso nel quartiere collinare, previsto in una vasta area disponibile sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, parcheggio del quale si cominciò a parlare addirittura agli inizi degli anni ’80, quasi quarant'anni fa, nello stesso periodo temporale sulla collina sono stati invece realizzati diversi parcheggi interrati privati su suolo pubblico “.

“ Le conseguenze sulla viabilità e sulla qualità dell’aria sono evidenti – continua Capodanno -. Peraltro, al fine di evitare che la realizzazione di zone a traffico limitato o di aree pedonalizzate non comporti un incremento di traffico nelle zone limitrofe, è fondamentale individuare preliminarmente aree da destinare a parcheggi pubblici. Tale condizione, al Vomero, è stata del tutto ignorata in occasione della realizzazione delle aree pedonali di via Scarlatti e, più di recente, di via Luca Giordano, con la conseguenza di congestionare ulteriormente strade e piazze adiacenti, tra le quali proprio piazza degli Artisti, perennemente intasata dal traffico veicolare, proprio a ragione della mancata realizzazione di aree a parcheggio funzionali alle strade pedonalizzate “.

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