“In realtà è un ordinario caso di maltrattamenti in famiglia di un genitore ai danni di un minore, quello che cambia è la motivazione”. Ai microfoni di Radio 24 Eugenio Albamonte, neo presidente dell’Anm, commenta il caso dell’allontanamento dai genitori della ragazza di Pavia frustata dai genitori per l’abbigliamento occidentale e spiega: “In un altro tipo di famiglia ci può essere un trattamento analogo perché l’adolescente va male a scuola, in questo caso c’è una componente, che sta a monte della punizione, di tipo differente, che è relativa all’omologazione dei figli ai valori culturali dei genitori – e chiarisce – non è un fatto nuovo in sé, e non lo è neanche che il giudice se ne occupi. Quello che cambia – sottolinea Eugenio Albamonte a Radio 24 – è il contesto sociale in cui avviene, questo episodio è legato al multiculturalismo che stiamo vivendo. E’ inevitabile – aggiunge – che i giudici, prima di altri settori delle istituzioni, si occupino dei problemi ulteriori che il multiculturalismo pone. Non è qualcosa in più che viene richiesto ai giudici, è la loro attività quotidiana. A fronte di qualsiasi categoria di valori sociali o religiosi” i giudici devono “mantenere fermi i principi di diritto, in questo caso il principio che i minori non si maltrattano.”