LA CIVILTA’ DI UNA SOCIETA’ SI MISURA ANCHE DAL NUMERO DEGLI…AUTOVELOX CHE, NON SERVENDO A QUASI NIENTE QUANTO A DETERRENZA, FINISCONO SOLO PER IMMISERIRE CHI LI PONE IN ESSERE SULLE STRADE…ALIAS LE ISTITUZIONI !

La mia è una battaglia persa, consapevole e convinto come sono che le istituzioni preposte all’educazione stradale non adoperano gli autovelox per insegnare, sia pur con qualche necessaria e doverosa ammenda, ad essere disciplinati quando si viaggia per le strade, ma semplicemente per fare cassa, se è ben vero, come ho sentito dire, che le amministrazioni comunali fissano addirittura aprioristicamente un budget da raggiungere a fine anno attraverso le multe. Esattamente come fanno le aziende, le banche, i complessi industriali ecc.ecc. Qualcuno dirà che ho scoperto l’acqua calda

Quando penso a ciò, provo un senso di disgusto verso le istituzioni che, così facendo, non solo perseguono un fine che offende la società civile, ma anche, a mio avviso, si macchiano di gravi colpevolezze, molto più vicine all’inganno che all’educazione. E perseguire un obiettivo con l’inganno costituisce reato a tutti gli effetti, anche se la legge è fatta in modo tale da difendere chi commette queste cose, mettendo al sicuro gli addetti a questi giochetti; del resto, chi per svista supera di 10-15 KM/h il limite non arreca pregiudizio ad alcunché: l’uomo non è uno strumento meccanico attraverso il quale viene maltrattato dalle istituzioni, ma una persona con anima e corpo da intrattenere civilmente e con il buon senso. Ieri l’altro, uno mi ha sorpassato a 150 Km/h e nessuno l’ha beccato, hanno invece fatto ammenda a me – e che ammenda ! – perché avevo superato di 10-15 centimetri la striscia bianca che precede il semaforo. Ma non è ridicolo ed incivile tutto ciò ?

I vigili devono stare in strada come fanno quelli della polizia stradale e dei carabinieri, militi a cui va tutto il mio grande rispetto ed apprezzamento, e non negli uffici a fare accertamenti, al caldo, il giorno di….Natale 2016, come è successo allo scrivente.

Mi sorprende che tutti stiano zitti, comprese le autorità in materia, accettando questa sorta di scandali quotidiani, come ha titolato in data 24 marzo scorso un quotidiano veneziano. E che, manco rispondono quando le interpelli !

Ribelliamoci, ha scritto il magistrato Massimo Ottolenghi perché, di questo passo, stiamo andando verso una società ad elevata conflittualità civile, proprio per colpa delle istituzioni che comunque personalmente rispetto, più che altro per senso di civismo che di convinzione alla mia età di 82 anni..

ARNALDO DE PORTI

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