di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani
Rai Italia per gli italiani all’estero va riformata assolutamente. Per farlo non occorrono né risorse né spese pazze. Occorre buon senso e pianificazione mirata. Cosa significa? Significa che le trasmissioni devono essere quelle richieste dal pubblico dei residenti italiani all’estero. Oggi si propinano trasmissioni assurde e di poco interesse. Si replicano e si rireplicano le stesse cose spesso nello stesso giorno. Per esempio otto ore di “Ballando con le stelle” quattro ore replicate quando sarebbe molto meglio un vecchio film di Totò almeno la gente si diverte. Non vogliamo neanche fare riferimento al fatto che il telecomando all’estero per vedere Rai Italia non serve in quanto il canale è unico, ma nessuno si è mai posto il problema tra direttori e palinsestieri di quali debbano essere le trasmissioni più richieste per quel pubblico. In undici anni di presidenza intercomites ci siamo battuti affinché i palinsesti fossero il frutto della collaborazione di un comitato composto di persone scelte sulle sedi estere per suggerire sui gusti e sulle preferenze dello spettatore italiano all’estero. INSIEME per gli italiani ha nel suo programma l’impegno a che a Roma si sveglino e facciano palinsesti richiesti a costo zero. Non c’è nessun motivo per non assecondare questa esigenza. In più sono inutili ed anche deleteri quei reportage che parlano a lungo della delinquenza e della cronaca nera cosa che ingenera negli spettatori la sensazione che l’Italia sia il paese dei delinquenti. Ciò inficia la reputazione dell’Italia all’estero perché le trasmissioni in italiano sono seguite anche dagli stranieri stanziali per esercitare lo studio della lingua italiana. La programmazione è approssimativa e senza senso perché prescinde del tutto dalle esigenze e dai gusti dei telespettatori. Per aver diretto per quarant’anni una stazione televisiva, sappiamo bene quali dovrebbero essere i parametri per presentare trasmissioni interessanti all’estero. Purtroppo, tutti i direttori che si sono succeduti alla guida di Rai Italia, una volta Rai International, hanno riempito gli spazi televisivi usando gli imbuti, non ragionevolezza e neanche intelligenza. Il problema non è di incapacità conclamata vogliamo sperare ma di assoluta mancanza di interesse di impegnarsi a soddisfare i gusti degli italiani residenti all’estero cui, si vede, non si deve dare più di tanto.
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