CHI FA PARTE DELLE ISTITUZIONI DEVE RICORDARSI CHE IL SUO DATORE DI LAVORO E’ IL CITTADINO ONESTO ! E QUINDI LO DEVE RISPETTARE E SERVIRE !!!!

CHI FA PARTE DELLE ISTITUZIONI DEVE RICORDARSI CHE IL SUO DATORE DI LAVORO E’ IL CITTADINO ONESTO ! E QUINDI LO DEVE RISPETTARE E SERVIRE !!!!

Che le istituzioni italiane abbiano raggiunto il livello più basso della storia della repubblica italiana è un dato di fatto ed è anche agli occhi di tutti coloro i quali, quando faccio questa affermazione, mi rispondono, esternando grande stupore, se me ne sono accorto solo ora. Transeat le ruberie a livello regionale ed altre istituzioni intermedie, realtà di cui le patrie galere hanno già ospitato personaggi illustri per il Mose, passanti, vari appalti, mance mancette e corruzione scientificamente nascosta, ecc.ecc., vorrei ricordare a chi fa parte di dette Istituzioni (che non meritano più neanche la i maiuscola !) che stanno portando alla conflittualità civile in quanto, le persone oneste e per bene, sono stanche di essere vessate, ingannate e derubate legalmente ! Ergo, ribellarsi è giusto, come scriveva Massimo Ottolenghi, insigne magistrato-avvocato-scrittore, anno 1915, deceduto soltanto un anno fa ad oltre 100 anni, esattamente lo scorso giugno.

Le istituzioni sono alla base della democrazia, si dice, ma se non funzionano (e di questo non c’è più alcun dubbio), anche la democrazia non è più tale e si trasforma in arroganza, in prevaricazione sociale, in differenziazione fra soggetti che, di fronte alla legge, dovrebbero, ma purtroppo non lo sono, essere tutti della stessa dignità sociale: dal Presidente della Repubblica all’ultimo soggetto della scala sociale.

Un esempio semplice ed eloquente sulla arroganza istituzionale, non disgiunta da mancanza di intelligenza o, ahimè, forse desiderio di colpire il cittadino da uno stadio di dominanza.

Sei mesi fa ho pagato subito una multa di circa 200 euro perché, senza accorgermene a causa della grande confusione segnaletica esistente a Mestre al punto da sentirmi dire dalla Polizia della Strada (in via Spalti ) che neppure loro si raccapezzano a causa di continue modifiche, sono transitato in zona ZTL o altro, cosa che non ricordo bene dato il tempo trascorso; e ciò, esattamente come capita spesso anche ai mestrini-veneziani, immaginiamoci quelli da fuori.

Ebbene, pagata la multa, dopo SEI MESI, ripeto SEI MESI, e farò subito altra ripetizione ilare, mi arriva un verbale, accertamento il giorno di NATALE 2016 !!! da una zelante vigilessa, matricola n. 141 a nome SERAFIN ELISABETTA (VORREI PROPRIO SAPERE SE STESSE LAVORANDO PER ME IN QUEL GIORNO), con il quale mi si intima di pagare altri 300 euro circa perché non avrei mandato fotocopia della patente di guida…

Domanda. “Non sarebbe stato più corretto rispettare il cittadino chiedendo per le vie brevi detta fotocopia, visto che la multa era già stata pagata e che il pagamento della sanzione pecuniaria aveva pertanto già estinto il ….reato , se così si potesse chiamarlo “, evitando di fargli pagare altri 300 euro !!!!! Forse per raggiungere il budget annuale del Comune….non mandare una fotocopia non è infrazione della strada !!!

Tutto ciò è rispetto per il cittadino o mancanza di etica e professionalità da parte dell’Istituzione ? Realtà che ho segnalato via pec sia al Prefetto di Venezia che al sindaco Brugnaro ?

ARNALDO DE PORTI – Feltre/Belluno

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