Apprezzato l’evento di altro valore culturale “Donne nella Bibbia” tenutosi presso il Palazzo della Cultura di Massafra



Nino Bellinvia

“Donne della Bibbia. Bellezza, Intrighi, Fede, Passione”. Questo è stato il titolo dell’evento di alto valore culturale che si è tenuto neri giorni scorsi presso il Palazzo della Cultura Nicola Lazzàro di Massafra. A organizzarlo è stata l’Università Popolare delle Gravine Ioniche, d‘intesa con la Biblioteca Comunale Paolo Catucci e la Fidapa, sezione di Massafra, in collaborazione con i Lions Club Massafra Mottola “Le Cripte”, il Rotary Club e la Consulta delle Associazioni di Massafra.

Un’iniziativa, come ha evidenziato la prof.ssa Maria Mastrangelo (presidente UPGI), in sintonia con la recente provocazione di Papa Francesco di far entrare la Bibbia quotidianamente nella nostra vita, cosi come il cellulare è diventato strumento indispensabile nella quotidianità. La Bibbia, il libro dei libri, fonte di storia, cultura, da molti conosciuta in maniera superficiale, ha ispirato nei secoli numerosi artisti, come nel Medioevo le rappresentazioni artistiche dei racconti biblici sopperivano all’analfabetismo dei poveri. La prof.ssa Mastrangelo ha terminato il suo intervento facendo riferimento a Giuditta, l’eroina biblica, rappresentata nel Dittico di Botticelli e utilizzata nella locandina.

Di seguito la Presidente della Fidapa, prof.ssa Maria Emmanuela Lazzàro, ha posto l’accento sul concetto di “Parità di genere” e sull’impegno dell’Associazione nel far emergere nella donna talenti nascosti che, la storia e le diverse sensibilità, non le hanno riconosciuto, relegandola ad un ruolo subalterno. “Oggi la donna, a differenza del passato, è più determinata nel ridisegnare la propria vita all’interno della coppia, della famiglia e della società. La trattazione del tema, un approfondimento della storia femminile nel percorso dell’umanità (ha fra l’altro detto), sarà scoprire, forse, gli stessi ritratti di donne del nostro contesto storico”.

E’ seguita l'entusiasmante, applauditissima e brillante dissertazione sul tema “Donne della Bibbia” del prof. Antonio Favale, biblista che ha incantato il numeroso pubblico. Partendo dalla lettura di alcuni testi dei Sapienti d’Israele (Qoelet e Siracide), il relatore ha individuato una non celata atmosfera di misoginia che s’incunea anche tra le pieghe del Nuovo Testamento, dimostrando come, in realtà, queste e altre pagine, impressionano molto meno quando si coglie la qualità della Rivelazione biblica, cioè la sua storicità o incarnazione. “La parola di Dio non è un’astratta sequenza di asettiche e perfette tesi teologiche (ha fra l’altro evidenziato), bensì un seme deposto nel terreno tormentato della storia, in una società e in una cultura ben circoscritta e datata che si deve sciogliere e comprendere. Interpretata autenticamente, la Bibbia rivela sulla questione femminile un volto ben differente dalla prima impressione”.

Per evidenziare come la presenza femminile nella Bibbia accompagna tutto il testo e che sono proprio le donne, le convinte custodi e vere interpreti del piano di Dio, il prof. Favale ha dato una pista di lettura. Iniziando dalla creazione della donna nel dimostrare la stessa natura e dignità con l’uomo, ha sottolineato in Eva il mistero della tentazione del serpente e della seduzione. Dopo Eva, Sara, moglie di Abramo, poi Rebecca, moglie amata di Isacco, a seguire Abigail per poi arrivare a Debora che si troverà alla testa del popolo eletto. Di segno opposto Dalila, la seduttrice, che affascina Sansone, riducendolo in suo potere con la sua ingannevole bellezza. A terminare la carrellata l’eroina Giuditta che, benché vedova, risulta essere il personaggio più autorevole della sua città Betulla, per intelligenza e saggezza e per la capacità di leggere il contesto storico che Israele sta vivendo, per l’agilità con cui sa ricorrere a tutti i mezzi a sua disposizione per annientare il nemico e per la totale fiducia che ripone in Dio. “Di altre donne si parla ancora nell’Antico Testamento, ma di questo (ha concluso il prof. Favale), sarà detto in altro appuntamento”.

A portare il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato il Sindaco avv. Fabrizio Quarto che ha chiuso la serata con un breve intervento sul tema che è stato così brillantemente trattato.

Nel collage: un momento dell'intervento del prof. Antonio Favale; uno scorcio della sala con in primo piano, tra gli altri, l’Accademico dei Lincei prof. Cosino Damiano Fonseca, il parroco della Parrocchia di San Leopoldo don Michele Quaranta e Barbara Wojciechowska Bianco (fra l’altro Professore emerito dell’Università del Salento).

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy