Inchiesta Consip, Cantone su Lotti a Radio 24: Non credo che un avviso di garanzia basti per dare le dimissioni. Bisogna essere in grado di distinguere

Il Ministro prima di tutto non è indagato per corruzione, ma in un’inchiesta per corruzione. Io credo che bisogna avere la forza di distinguere e la politica che è in grado di scegliere, deve distinguere. Io non credo che un avviso di garanzia basti. Ma può anche non essere necessario un avviso di garanzia. La politica autorevole deve essere in grado di decidere a prescindere. I fatti prescindono dalle valutazioni giudiziarie”. Così il Presidente dell’Anac Raffaele Cantone, risponde, in merito all’ipotesi che un Ministro indagato per corruzione debba fare un passo indietro a Raffaella Calandra su Radio 24 per il programma Storiacce, a margine della Quarta giornata sulla giustizia tenutasi all’Università degli Studi di Milano e moderata dalla stessa giornalista.

“Io ho sempre fatto un esempio banalissimo – ha spiegato Cantone – se un soggetto frequenta stabilmente pregiudicati non commette reato. Credo però che non possa fare politica e che sia un comportamento assolutamente inadeguato per chi fa politica”.

“Se un soggetto viene rinviato a giudizio per diffamazione o anche, per esempio, per abuso d’ufficio – ha aggiunto il Presidente dell’Anac Cantone a Radio 24 – forse, in relazione alla tipologia di abuso d’ufficio, può essere considerato anche un comportamento meno riprovevole dal punto di vista del mantenimento dei presupposti della propria carica”.

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