Ieri, mercoledì 15/3, i quotidiani hanno a mio avviso enfatizzato troppo un pensiero del giornalista Giampaolo Pansa secondo il quale si faceva prostituzione durante la tragedia del Vajont. Al di la del fatto che certe esigenze fisiologiche non reclamano date e momenti precisi per farlo, anche se, quando succedono queste tragedie, sta a ciascuno di noi sentire e prendere parte al dolore degli altri nei limiti delle soggettive sensibilità, vorrei dire subito la mia.
C’ero anch’io, con Giampaolo Pansa, Bepi Zanfron ed il Generale Baraldo, addirittura all’interno del disastro, a bordo della mia Fiat 600 con il permesso del Comando dei Carabinieri di Trento e Bolzano e, mi par di poter dire che il clima fosse molto distante rispetto a quanto hanno scritto ieri i giornali e che le pagine scritte da Pansa potrebbero rispecchiare solo una sua legittima personale sensazione, un desiderio di comprensibile …evasione-distensione topo la tanta tensione (scusate il bisticcio), pagine che non devono però offendere nessuno e che, se proprio vogliamo buttarla nel sesso, evidenziano analoga pruriginosa dialettica apparsa anche nell’ ultimo libro del famoso scrittore-giornalista (agosto 2016 edizioni Rizzoli), a titolo “Vecchi, folli e ribelli”, libro che tutti i giornali hanno omesso di citare indicando però il titolo di tanti altri suoi libri…che richiamano altre e diverse situazioni dell’autore. Credo pertanto si debba dare per scontato che ognuno ha diritto di esprimersi come vuole !
Mi è parso poi abbastanza accettabile che lo scrittore Mauro Corona giustifichi con qualche riserva il giornalista Pansa, dicendo che egli ha voluto farsi un po’ di pubblicità, sia pur a spese del dolore, ma ciò che non trovo assolutamente corretto, anzi lo trovo assai disgustante, è che tanti “moralisti” del momento non si siano mai espressi denunciando tutti coloro che hanno approfittato della tragedia del Vajont a fini di business, anche a chilometri e clilometri di distanza rispetto al posto della tragedia. E continuano ancora…!!!
Questo è offensivo davvero rispetto agli atti di natura fisiologica, se vuoi anche oggettivamente avvenuti, come racconta Giampaolo Pansa.
ARNALDO DE PORTI
