Nesci e Parentela (M5S): "Oliverio e i suoi immobili su dramma finale lavoratori differenziata"

«Non risolve nulla il fatto che il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, abbia ammesso davanti al prefetto di Cosenza il grave errore sulle scarse risorse individuate per la raccolta differenziata. Grazie al silenzio e all'immobilismo ostinati della sua maggioranza, i lavoratori del servizio sono costretti a firmare il contratto oppure a perdere il posto di lavoro». Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, con riferimento alle conclusioni della trattativa di lunedì primo marzo presso la Prefettura di Cosenza. «Questa vicenda di San Giovanni in Fiore – incalzano i parlamentari – è emblematica della trasformazione degli uomini di Mario Oliverio, ai quali non importa più nulla dei diritti dei lavoratori, dei problemi salariali e delle conseguenze economico-sociali di stipendi più bassi rispetto a quelli dei contratti nazionali di categoria». «Una volta – proseguono i 5 stelle – Oliverio e i suoi giravano con una vecchia Ritmo, avevano un'estetica marxista e predicavano il riscatto della classe operaia. Cambiata pelle, con ipocrisia senza pari fanno pagare a lavoratori e famiglie i costi di errori causati da una loro incapacità amministrativa, che non ha scuse». «Tutta la Calabria – concludono Nesci e Parentela – deve conoscere l'insensibilità e l'insufficienza politica dei referenti locali di Oliverio, che dal canto suo non ha mosso un dito, sul piano politico, per tutelare i diritti dei lavoratori della differenziata in questione».

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