IIL PUNTO n. 617 del 23 febbraio 2017 di MARCO ZACCHERA (marco.zacchera@libero.it)

SOMMARIO: SENSO DI RESPONSABILITA’ – PSICODRAMMA A ROMA – QUALE GIUSTIZIA? – I FURBETTI – ANCORA SULLA RAI – VIENE DA BAGGIO LA BELLA NOTIZIA

Qualche lettore mi rimprovera di essere troppo pessimista e che progressivamente i miei commenti sembrano non dare spazio alla speranza, ma mi è davvero difficile sperare di meglio quando giorno per giorno vedo tante assurdità ed ingiustizie nel mondo e nel nostro paese.

Ditemi voi se in una situazione economica così difficile – anche se in parte ancora nascosta, o addirittura attribuendo le colpe solo alla severità europea – abbiano senso le spaccature del PD che pochi capiscono e non convincono nessuno, l’assurdità di un centro-destra che non sa reagire ed unirsi, un M5S che è attaccato oltre ogni logica, ma che dimostra di non avere un minimo di cultura e capacità di governo.

Europa, economia, immigrazione, sicurezza, debito pubblico, malagiustizia, disoccupazione giovanile, fiscalità esasperata per molti e impunità per altri, degrado ambientale: su tutto alla fine si va avanti per spot o per emozioni poi ci si dimentica delle urgenze e si naviga a vista, si rimandano i problemi a suon di “milleproroghe”. A fine anno ci sarà una “finanziaria” drammatica, chiunque governerà con ogni probabilità dovrà aumentare l’IVA eppure non si tagliano gli sprechi (vedi la RAI) e tutto sembra finalizzato solo a tirare a campare e a scaricare sugli altri, in un perenne gioco del cerino, con davvero poco senso di responsabilità.

LO PSICODRAMMA DI ROMA

Una persona normale e fuori dal coro se dovesse commentare l’incredibile stallo della amministrazione comunale di Roma potrebbe sintetizzarlo in poche frasi, ovvero che ci hanno provato in tanti e hanno fallito tutti, che contro la Raggi e il M5S è in atto un evidente assedio ed una crociata mediatica assurda e preconcetta, ma che – allo stesso tempo – la sindaco e i suoi strani collaboratori sembrano fare di tutto per prestarsi alle accuse. Ancora una volta sottolineano così come il M5S sembri un movimento in grado di raccogliere la protesta, ma poi sia insufficiente a governare e a dare risposte concrete .

La questione dello stadio della Roma, per esempio, è letteralmente folle: un progetto in ballo da anni che (solo ora ?!) si scopre essere localizzato in un’area esondabile a lato del Tevere, mentre la Sovrintendenza dopo decenni di progressivo degrado arriva (solo ora?!) a vincolare le tribune dell’ex ippodromo, ormai cadenti, bloccando così ogni potenziale progetto. Ne esce il solito copione finale: staremo tutti fermi, nulla si farà, bla bla bla…

Ma possibile che non ci si vuole rendere conto che l’unico sistema per cercare di amministrare (forse) la Capitale è nominare un Commissario Prefettizio Straordinario non politico, un personaggio con i pieni poteri e un incarico di almeno tre anni non rinnovabili, nominando poi il suo successore sei mesi prima della sua scadenza perché ne raccolga le consegne e con impegno formale di ogni Commissario a non accettare – successivamente alla nomina – futuri incarichi politici di alcun tipo? Diamo quindi pieni poteri a chi si impegni a lavorare restando fuori dalla politica e che così potrà lavorare liberamente senza dover ingraziarsi gruppi, partiti, categorie, consorterie e lobby varie che da sempre pullulano e condizionano la vita della Capitale semplicemente per applicare e far applicare la legge. Se Roma è ingestibile dal sistema politico finalmente se ne prenda atto!

GIUSTIZIE ?

Il Televideo di oggi giovedì 23 febbraio riporta curiosamente – proprio una dopo l’altra – quattro notizie che la dicono lunga su come funzionano le cose nel nostro paese.

La prima è che a Adria, in Puglia, sei persone sono state finalmente arrestate perché responsabili della morte di una bracciante immigrata morta per sfruttamento e fatica nel luglio 2015. Quasi due anni per scoprire la tratta di essere umani che è stata oggetto di numerose inchieste giornalistiche e in TV: possibile che ci voglia il morto (uno dei tanti) per cominciare a colpire gli sfruttatori che ogni giorno arruolano migliaia di braccianti a paghe da fame contro ogni norma di legge?

Ma dove sono le “ispezioni” di INPS, INAIL, ASL, Finanza, Procure, sindacati ?

La seconda news è che a Napoli questa mattina un gruppo di bambini, andando a scuola, ha sparato numerosi colpi di pistola contro la vetrina di una pasticceria del centro, come dire che sia cosa normale che bande di teppistelli se ne vadano in giro armati come i loro (impuniti) fratelli più grandi.

La terza notizia è che Angelo Massaro, di Taranto, è stato liberato stamani dopo 20 anni di carcere per “non aver commesso il fatto” a proposto di un omicidio del 1995. Si era sempre professato innocente ma era stato condannato sulla base di una intercettazione telefonica e sulle dichiarazioni di un pentito che sosteneva di aver a sua volta saputo da un altro pentito che l’imputato era colpevole dell’omicidio. Vent’anni di galera sulla base di queste prove?!

La quarta è che davanti a questo sfacelo dello Stato di Diritto il ministro della giustizia Orlando ha ben altro da fare che dedicare il suo tempo ai problemi della malagiustizia italiana ed infatti proprio oggi ha annunciato di candidarsi – tra mille squilli di trombe – alla segreteria del PD.

I FURBETTI DEL CARTELLINO

Quante volte in questi mesi abbiamo ascoltato, visto filmati e letto in merito alla piaga dei “furbetti del cartellino” che per Renzi già da tanti mesi dovevano essere “licenziati in due giorni”? Per ora non è stato licenziato nessuno, escono soltanto adesso i primi decreti attuativi – per ora non ancora applicati – e quindi per due anni si sono raccontate soltanto frottole, con le buone intenzioni spacciate per cose fatte.

La realtà è infatti molto meno virtuosa: la scorsa settimana – per esempio – il Tribunale di Ragusa ha assolto 100 dei 104 imputati per assenteismo che mille volte avevamo visto nei filmati TV “timbrare per finta” al municipio di Modica.

Dei 4 condannati 3 sono peraltro già andati in pensione anticipata e quindi in pratica non ci rimetteranno niente, per l’unica persona ancora in servizio si darà vita ad una commissione di disciplina interna per stabilire il da farsi.

Intanto una parte dei 99 non condannati (il centesimo è morto nel frattempo) hanno dichiarato di intentare causa al comune per danno della loro immagine. Immaginatevi il finale…

ANCORA RAI

Un buon sistema per recuperare soldi – in un momento in cui si progettano nuove tasse per far quadrare i conti – il Governo potrebbe trovarlo tagliando le spese della RAI che da quando sono state rese pubbliche (prima erano riservate) accendono un faro sugli sprechi della TV di stato.

Lo sapevate che dieci milioni di euro si spendono solo per auto aziendali, che le riprese con i droni costano – appaltate a una ditta esterna – 5,6 milioni per 24 mesi, che (nonostante moltissime trasmissioni siano acquistate “a scatola chiusa” da terzi e solo ritrasmesse) i dipendenti alla fine dell’anno scorso erano saliti a 11.303 (diconsi undicimilatrecentotre!) con 299 nuove assunzioni solo nel 2016 e ben 585 promozioni interne negli ultimi mesi. Dati che lasciano sconvolti e davvero indignati, soprattutto visto che ora il canone è pagato d’autorità con le bollette elettriche, anche se i canali e programmi RAI in lacune zone non sono neppure visibili o semplicemente non sono graditi.

Come mai le reti private operano senza canone e ci guadagnano pure? Perché non azzerare il canone e lasciare che quest’azienda semplicemente stia sul mercato e si arrangi, come tutte le altre? Forse perché viene garantito dalla RAI il pluralismo dell’informazione del “servizio pubblico”? Almeno non prendiamoci in giro e se qualcuno pensava che il top della faziosità fosse RAI TRE si accomodi ad ascoltare i servizi di RAI NEWS 24 oppure di molti programmi di RAI STORIA.

Cultura, informazione, servizi, commenti a senso unico, altro che pluralismo!

BELLA NOTIZIA: IL COMPLEANNO DI BAGGIO

Roberto Baggio, uno dei migliori giocatori di calcio italiani della storia, ha compito 50 anni e ha deciso di condividere la sua festa trascorrendo un fine settimana con i terremotati di Amatrice e di Norcia all’insegna dell’amicizia e attenzione con chi sta attraversando un periodo di estrema difficoltà. Un bel gesto, riservato e profondo, che – reso pubblico dai social – per un momento ha riportato attenzione su una situazione drammatica e di pronto oblio, dove gli aiuti sono in enorme ritardo e non si sa ancora chiaramente neppure che fine abbiano fatto gli aiuti raccolti tra milioni di italiani.

Sembra essere troppo chiedere più trasparenza e concretezza e soprattutto il rispetto delle promesse?

Un saluto a tutti, buona settimana

Marco Zacchera

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