INSIEME per gli italiani. Italiani all’estero ricominciare da Tremaglia

(i suoi auguri personali al numero zero di www. politicamentecorreto.com 2007)

Una impostazione come la tua, caro Salvatore, quella di occuparti degli italiani nel mondo, è evidente che non può essere di parte. Non è possibile.

Noi abbiamo questi italiani che sono rimasti per troppo tempo isolati, anzi, ignorati completamente. Ignorati, soprattutto, nei loro diritti, gli italiani della valigia di cartone.

Io, tanti anni fa, me ne sono occupato ingaggiando una battaglia di civiltà e, questo, la dice lunga, Salvatore, sul fatto che non era una operazione di partito. L’ho cominciata riprendendo l’iniziativa del senatore Ferretti intrapresa nel ’54 e che io ho portato a termine il 20 dicembre 2001.

Ma in tutta questa lunghissima storia, c’è una grande impresa che ho realizzato nella mia vita e cioè quella di aver cambiato per ben due volte la Costituzione della Repubblica per far sì che nascesse la circoscrizione estero per votare ed essere votati.

Nessuno l’aveva fatto prima.

Allora, quando oggi noi abbiamo questa realtà che 12 deputati e 6 senatori eletti all’estero sono presenti nel Parlamento italiano, io dico, questi sono figli miei.

Perché quella legge l’ho fatta io.

Eh, dopo tante vicende, tanti ostacoli ed opposizioni ci siamo riusciti con l’aiuto di tanti che l’hanno votata insieme a me. L’operazione non era di parte, non era di partito, poi tu, Salvatore, predichi.

Questa è stata una storia meravigliosa, sconosciuta ai politici italiani che non sanno cosa vuol dire italiani nel mondo. Tre milioni e più di cittadini italiani, sessanta milioni di cittadini di origine italiana. Abbiamo sei quotidiani, centinaia di giornali di vario tipo, televisioni, Rai International, settanta Camere di Commercio, cento centri culturali.

Quando ero Ministro, mi sono sforzato a che gli italiani in Italia sapessero ciò che c’è nel mondo.

Credo di essere un uomo felice perché ho compiuto il mio dovere.

Ho organizzato centinaia ci convegni qui in Italia: degli scienziati, degli artisti, dei ristoratori ne contiamo nel mondo sessantamila, degli imprenditori, ho addirittura costituito la Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo, persino dei missionari insieme a quello dei Consoli: Chiesa e Stato insieme.

Ho riunito in convegno gli esuli, la nostra gente che era stata cacciata alla fine della guerra, centinaia di migliaia e che io ho conosciuto da Trieste, da Fiume, dall’Istria, dalla Dalmazia.

Dico, caro Salvatore, questa è politica di parte?

Questa è gente che era stata trattata malissimo, come tutti gli italiani nel mondo che, via via si è fatta riconsiderare ed apprezzare per essere stati costruttori di strade, ospedali, scuole ecc. Questa è la verità.

Molti italiani, sono entrati nelle Pubbliche Amministrazioni straniere. Abbiamo ben 395 parlamentari di origine italiana nei Parlamenti di tutto il mondo.

Ora che abbiamo rappresentanti eletti all’estero, conoscendo la tua professionalità, mi sono detto: “ecco un giornalista che può fare tanto”. Uno come te Salvatore.

Che tu possa dare loro lo strumento per fare la politica per l’Italia e per gli italiani nel mondo.

Una volta, in Uruguay, ho incontrato il Presidente di quella Repubblica che mi ha detto:”io sono un italiano all’estero, quindi, sono alle sue dipendenze” ed in Parlamento esordì nel suo discorso col dire: “la nostra madre patria, l’Italia. Altro che retorica.

Allora, capisci, ho detto facciamo la Commissione Bicamerale per gli italiani nel mondo. Se riuscissimo a costituirla, renderemmo attivissima questa pattuglia di 12 deputati e 6 senatori per la politica degli italiani nel mondo, dell’Italia nel mondo.

Tu capisci cosa vuol dire poter contare, nei rapporti internazionali, su 395 parlamentari di origine italiana sparsi in tutto il mondo.

Allo stesso tempo, non bisogna dimenticare quegli italiani che sono stati male all’estero o che addirittura hanno perso la vita sul lavoro.

Da Ministro, il mio primo atto ufficiale è stato Marcinelle riuscendo ad ottenere che l’8 agosto fosse la ricorrenza del sacrificio italiano sul lavoro nel mondo. L’8 agosto del 1956, in una miniera maledetta, persero la vita 136 italiani che vi lavoravano.

Questo l’ho fatto io! Vorrei sapere, non è polemica, perché non l’hanno fatto altri prima di me. Questo vuol dire grande amore per gli italiani.

Gli italiani nel mondo sono stati e sono un esempio di grandi capacità.

Questo è l’augurio che posso farti per il tuo nuovo giornale, Salvatore, vuol dire che, un giornalista capace come sei tu, sarà in grado di arrivare al cuore della gente come ho sempre cercato di fare io.

Tu, certamente, hai queste qualità e questa capacità.

Tanti auguri da italiano vero.

Mirko Tremaglia

In “Leggi il documento” il modulo di adesione di INSIEME per gli italiani

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