“Brundibar”… e altre storie — Voci e Suoni della Memoria il 27 gennaio al Teatro Comunale “N. Resta” di Massafra. Organizzata l’Associazione Culturale “Valeria Martina”


Nino Bellinvia

L’Associazione “Valeria Martina” organizza per il 27 gennaio, presso il Teatro Comunale di Massafra (ore 9.30 – ore 11.00), un grande spettacolo musicale ricco di significati per commemorare il giorno della memoria. Un grande lavoro e sforzo organizzativo nato dalla fusione artistica di un’associazione culturale (“Valeria Martina, presieduta dalla prof.ssa Vita Torelli), del Liceo Musicale “Luigi Russo” di Monopoli, dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Massafra e dal Cpia di Taranto, a dimostrazione che la comune passione di musica e storia possono dar vita ad autentici e ammirabili produzioni artistiche. Il Coro e Orchestra del Liceo Musicale “Luigi Russo” di Monopoli con l’integrazione di alunni del Comprensivo “Giovanni Pascoli” e del Cpia di Taranto si esibiranno nella rappresentazione dell’opera Brundibar ed altri suoni della memoria. Il progetto è stato mirabilmente ideato e curato da uno splendido team di docenti del Liceo Musicale, con il supporto del Dirigente Scolastico Raffaele Buonsante, i professori Pina Rizzo, Pierluigi Ostuni, Antonella Lovecchio, Giovanni Lenoci, Maria Marasciulo, Francesco Quercia e Rossana Signorile e vedrà impegnati circa 60 ragazzi tra coro (preparatrice e direttrice la prof.ssa Madia Todisco) e l’orchestra diretti da Mirella Sasso. Nelle passate edizioni, l’opera è stata eseguita in decina di repliche con grande successo di pubblico e di critica. Massafra, invece, con quest’esibizione vedrà nascere un sodalizio artistico e didattico ancora più intenso: oltre alla registrazione live di un cd audio, l’impegno profuso dalle scuole coinvolte renderà possibile il progetto di un’alternanza scuola-lavoro tra gli alunni del Liceo Musicale ed il cpia di Taranto. L'opera proposta da studenti e docenti del Liceo Musicale “Luigi Russo ” di Monopoli è finalizzata alla conoscenza, attraverso una particolare chiave di lettura, di uno dei periodi più bui della storia dell'umanità. Brundibar” una favola per sopravvivere e ricordare, un'opera simbolo dell’Olocausto di Hans Krása per voci bianche e orchestra in sedici scene, per 10 solisti coro e 18 strumentisti. Krása, che della prima stesura aveva conservato solo la parte del coro, la orchestrò nuovamente nel ghetto di Terezin, dove era stato deportato insieme d altri musicisti ebrei e cechi. A Terezin, per una serie di circostanze, non mancavano ne' bambini, né musicisti: i nazisti l'avevano scelta come un campo di concentramento da offrire al mondo come modello dei luoghi di raccolta degli ebrei esclusi dalla società. Serviva insomma mascherare la terribile realtà dei campi di sterminio. ProprioBrundibar, che fu eseguita per la prima volta il 23 settembre 1943, fu rappresentata davanti alla delegazione internazionale della Croce Rossa il 23 giugno 1944.
“Brundibar”, che narra la storia di due ragazzini alla ricerca del latte per la mamma malata in una città dominata dal malvagio Brundibar, è la metafora di un mondo di adulti devastato dal Male che solo l'amicizia e la solidarietà dei bambini è in grado di sconfiggere. L'opera è il simbolo di una forte attenzione che gli artisti reclusi a Terezin ebbero nei confronti dei più piccoli: per loro crearono un'orchestra, un coro, organizzarono mostre di pittura e rappresentazioni teatrali, fondarono una scuola. Il messaggio dei bambini di Terezin è un forte segnale per il futuro: la musica e la cultura rappresentano uno straordinario strumento di crescita e di richiamo alla vita in grado di lasciare intravedere un mondo migliore. Nella foto la locandina dello spettacolo.

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