Aula Consiliare di Barcellona Pozzo di Gotto. Sindaco, assessori, associazioni e cittadini hanno festeggiato i 70 anni dell’artista Giuseppe Messina

Nino Bellinvia.

70 anni. A vederlo non sembra, nonostante la barba bianca, ma a sentirlo parlare, anche nei momenti più leggeri della sua accattivante oratoria, traspare tutta la saggezza di un uomo maturo, colto e anche sofferto.

Il Maestro Giuseppe Messina, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, è una delle più umili personalità del panorama artistico e culturale nostrano, anche quando, a ragion veduta appare irato. Qualche volta racconta che a metà degli anni ’60 è stato costretto a lasciare la Sicilia per mancanza dei presupposti, perché un giovane con aspirazioni artistiche potesse rimanere e crescere manifestando le sue capacità, i suoi valori e realizzare i suoi sogni.

“Sono stato, quasi, cacciato via (confessa). Sapevo dentro di me, però, che non sarei rimasto per sempre lontano dalla mia città. Barcellona Pozzo di Gotto non è mai stata per tanti una bella città, forse anche perché non ha un’antica storia. Al contrario del territorio che conserva, infatti, ancora tante vestigia nelle periferie. Tra queste la frazione Gala che mi ha dato i natali; come pure Acquaficara, dove sono andato ad abitare nel 1991. E ancora, tra le altre località, Portosalvo, anticamente un porto sul fiume Patrì. Questa città, sorta nel XVII secolo, per m, è come una madre triste, perché abbandonata dai suoi figli più capaci che hanno portato via da lei la loro bellezza, l’amore per essa. Io sentivo questo quando pensavo di ritornare. E, finalmente sono ritornato proprio per donare alla mia città tutto quello che di buono avevo, ed ho dentro di me, in modo che altri non l’abbandonassero”.

A un tale artista era dovuto un evento particolare il giorno del suo 70° compleanno, perciò bene hanno fatto i promotori del “Movimento per la Divulgazione Culturale”, l’Associazione che egli stesso ha fondato nel 1980, a chiedere all’Amministrazione Comunale di rendersi operativa al fine di organizzare nell’Aula Consiliare una manifestazione in onore dell’artista Giuseppe Messina.

È stato un impegno corale da parte delle Associazioni locali e no. Per la Pro Loco “Alessandro Manganaro” ha preso la parola il vice presidente, il poeta Giuseppe Giunta, mentre per la F. I. D. A. P. A. la presidente avv. Maria Concetta Santamaria. Di seguito la “FilicusArte” di Milazzo, presieduta dalla prof.ssa Caterina Barresi; “Messina Oggi”, presieduta dal prof. avv. Francesco Cardile; “MessinaWeb.Eu”, presieduta da Rosario Fodale. Inoltre, per l’Accademia “Amici della Sapienza” ha preso la parola il Rettore prof.ssa Teresa Rizzo di Messina e per la casa editrice “Giambra Editori”, l’editore Pierangelo Giambra di Terme Vigliatore. Presenti anche, tra gli altri, l’assessore alla Cultura dott.ssa Ilenia Torre e l’assessore ai grandi Eventi dott. Gianluca Sidoti. A coordinare i lavori è stata la prof.ssa Maria Torre, rappresentante il “Movimento per la Divulgazione Culturale”, e biografa ufficiale dell’artista festeggiato. Ha iniziato spiegando perché all’evento sia stato assegnato un tale importante sito. Fra l’altro, ha detto, che il Maestro Giuseppe Messina è una personalità speciale che non fa cultura soltanto per se stesso, ma soprattutto per dare un contributo alla crescita della comunità. Si tratta, infatti, di un artista illustre che ha avuto degli importanti riconoscimenti ufficiali, tra cui la Medaglia d’Oro del Senato della Repubblica per avere continuato il poema di Omero, “Odissea”, con “Odissea ultimo atto”, il primo di una trilogia con “La leggenda di Omero” e “Stirpi di Atlantide”. Le sue opere letterarie non sono soltanto queste. Egli ha al suo attivo numerosi libri, tra cui: “Ulisse destino di se stesso”, “La filosofia del Saggio” (adottato nel complesso liceale di Barcellona Pozzo di Gotto), “Il testamento di Odisseo”, “Penelope”, “Il Tempo – Viaggio in ascesa verso il seno della terra”, “Apologia di un profeta” (per il 40° anniversario dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini) e altri. Oltre a diverse opere teatrali, tra cui: “Lamento per Placido Mandanici” (messo in scena all’Arena Montecroci di Barcellona Pozzo di Gotto il 2 luglio del 1999 in occasione del 200° anniversario della nascita del Musicista), “Nel segno di Socrate” (messo in scena a Milazzo con gli studenti dell’Istituto Ettore Maiorana) e “Non sono Cyrano de Bergerac” (messo in scena a “Villa Piccolo” di Capo d’Orlando). L’artista Messina, possiamo ben dire, ha viaggiato per tutti i meandri dell’arte. Infatti, ha anche realizzato documentari culturali sul “Patrimonio archeologico-culturale e Realtà sociale di Barcellona Pozzo di Gotto”, sulla “Festa del Muzzuni ad Alcara”, sulla “Storia Archeologia e Patrimonio socio Culturale di Rodì Milici” e anche veri e propri film lungometraggi come “L’uomo che ritrovò se stesso”, “Socrate non può morire – Un atto estremo contro il potere mafioso” e “Un estremo atto di giustizia”.

Tutte opere, queste, per l’educazione alla legalità.

Per questo e altro il Maestro Giuseppe Messina ha meritato i premi ricevuti, tra cui come l’alta onorificenza della presidenza della Repubblica con la targa d’argento per i suoi 40 anni di attività artistica e culturale e il trofeo dell’Assemblea della Regione Sicilia per i 45 anni di attività artistica e culturale.

L’impegno socio culturale del Maestro Giuseppe Messina è stato ricordato dal sindaco dott. Roberto Materia che ha dato inizio ai lavori e dagli altri relatori che hanno ben evidenziato la poliedricità dell’artista che ha prodotto un numero straordinario di opere in pittura, scultura (pietra arenaria, legno, bronzo ed anche ossidiana) di cui è ricca la sua “Casa Museo”, oltre le opere pubbliche, il monumento allo storico di Barcellona Pozzo di Gotto Nello Cassata posto nella villa davanti al Duomo di San Sebastiano e il monumento all’eroe della prima guerra mondiale Luigi Rizzo sulla banchina del porto di Milazzo; e altre opere funerarie.

In conclusione è stata data la parola allo stesso artista che, commosso, ha ringraziato gli organizzatori, l’Amministrazione Comunale e il pubblico intervenuto. E infine ha presentato il “Duo Paganini” i Maestri Giuseppe Fabio Lisanti (violino) e Alessandro Monteleone (Chitarra). È stato il Maestro Lisanti a prendere la parola per annunciare cosa avrebbero eseguito, ma anche per raccontare come hanno conosciuto, oltre vent’anni fa, il maestro Messina che era andato a seguire un loro concerto. Il “Duo” ha eseguito “Il Capriccio” di Niccolò Paganini e “Aria sulla Quarta corda” di J. Sebastian Bach mandando il pubblico in delirio, che, in piedi non finiva più di applaudire.

Nel collage fotografico (foto di Davide Gitto e Paolo Salleo) alcuni momenti dell’evento. Prima foto, da sinistra, Maria Concetta Santamaria, Giuseppe Giunta, Maria Torre, Roberto Materia al microfono, Giuseppe Messina e Caterina Barresi; seconda foto un momento del concerto con i maestri Alessandro Monteleone e Giuseppe Fabio Lisanti e, infine nella terza foto un momento dei festeggiamenti (al centro il maestro Giuseppe Messina tra la moglie Nerina e il figlio Salvatore).

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