La gattara di Tiburtino III si sta ammalando

Tutti lo sanno, il Comune di Roma è stato avvertito, il Gabinetto della Sindaca è stato avvertito, anche la Polizia di Roma Capitale è stata avvertita, tutti sanno che da quasi un anno ormai la “gattara” di Tiburtino III, la signora Nunzia Alfonsi, messa fuori casa da alcuni poliziotti, non ha lasciato il palazzo di via A. Mammucari, 25 (case di edilizia popolare), e si è rifugiata nel lavatoio, situato nei locali sotterranei. Tutti sanno che la signora si sta ammalando, sta perdendo peso, perché una persona abituata a vivere in un appartamento, non può resistere a lungo in un lavatoio buio e umido in compagnia di nugoli di zanzare e di schifosissime blatte che escono dal tombini. Adesso alla gentile Sindaca, alla Polizia di Roma Capitale, al Responsabile per i Rapporti con i cittadini, diamo una nuova notizia: dal tombino vicino al letto dove dorme la signora Alfonsi, stanno fuoriuscendo liquami a causa dell’intasamento delle fogne, che nessuno pensa a spurgare, giacché gli inquilini delle case popolari sono stati abbandonati. Tranne ovviamente per la riscossione del canone d’affitto. Sembra, anzi, che agli inquilini stiano arrivando raccomandate con richiesta di denaro per conguagli di diversi anni addietro. Sì, perché il Comune i conguagli non li fa ogni anno, ma quando si ricorda, e così gli inquilini si trovano improvvisamente a dover sborsare cifre esorbitanti. Conguagli di oneri per la manutenzione, capito? per la manutenzione…

Attilio Doni

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