Le preferenze sono un alibi dei partiti passato per democrazia

Votare scrivendo il nome del candidato sulla scheda elettorale è un duplice frainteso a vantaggio solo ed esclusivamente dei partiti. Infatti, da una parte si dà la sensazione di concedere chi sa quale diritto ai cittadini espressione di democrazia dall’altro i partiti stessi, una volta che gli eletti saranno arrestati diranno che li hanno voluti gli elettori e ben gli sta allora. Il problema qui è falso. Come sempre. Non dimentichiamo che vuoi che si voti la lista bloccata, vuoi che si voti con le preferenze, il candidati sono messi in lista dai partiti. Non è che il popolo scelga le lista e poi voti i più bravi con le preferenze il che sarebbe veramente un afflato democratico, utopico ma pur sempre un vero esempio di democrazia. Allora, se i partiti scelgono i nomi da mettere in lista devono assumersi anche la responsabilità di chi hanno raccomandato agli elettori al cospetto dei quali dovrebbero essere chiamati a risarcire i danni da questi cagionati in virtù del loro mandato. Non pochi sono i casi, anzi assistiamo ogni giorno a latrocini a fughe con la cassa, a mazzette ecc. tutti fatti che riguardano soggetti che ricoprono cariche governative e che dipendono direttamente dai partiti. Diciamoci la verità ma se i partiti non garantiscono per quelli che mettono in lista, se non rispondono del loro operato; se non risarciscono il mal tolto alla società, che funzione hanno? E’ inutile che diano a me cittadino la sensazione di esercitare la democrazia scrivendo un nome e cognome sulla scheda nomi, in fondo, che sono stati proprio loro ad imporre. La cosa fondamentale sta nel fatto che i partiti non hanno responsabilità sul comportamento degli elementi di spicco della propria compagine. Ma non hanno responsabilità neanche se i risultati promessi non vengono raggiunti; non sono responsabili se il debito pubblico aumenta piuttosto che diminuire; non rispondono degli ammanchi perpetrati dai propri uomini; non hanno colpe se nessuna delle loro promesse elettorali avrà avuto compiutezza. I partiti sono dunque esenti da qualunque rendiconto e da qualsiasi responsabilità. Bello no? Questa non è una cuccagna, di più. E poi mi vengono a “concedere”, come se fosse il regalo del secolo, il voto di preferenza. Ma preferenza di che?

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