Pieno successo de " I Giorni delle Divulgazione delle Cultura” a Barcellona Pozzo di Gotto con iniziative di pittura, poesia, musica, teatro, filatelia. Ha presenziato l’assessore alla Cultura Ilenia Torre


Nino Bellinvia

Interessantissime iniziative culturali si sono tenute nei giorni scorsi, per tre giorni, in località Spinesante di Barcellona Pozzo di Gotto, organizzate nella XX edizione “I Giorni della Divulgazione della Cultura” nell’ambito del 35° anniversario della fondazione del Movimento per la Divulgazione Culturale presieduto sin dal 1981 dall’artista Giuseppe Messina, uno dei più apprezzati e validi artisti siciliani (scultore, pittore, poeta, scrittore,….).

Notizie corredate da foto sono apparse giornalmente, come informazione, su Facebook grazie al giornalista Alfredo Anselmo e alla docente e poetessa, fotografa per l’occasione, Loredana Aimi. Senza contare gli articoli di prima e dopo di Tindaro Natoli, Alfredo Anselmo, Mrcello Crinò e tanti altri apparsi su diverse testate, evidenziando come il Movimento abbia contribuito moltissimo anche alla crescita di artisti locali che altrimenti non avrebbero avuto alcuna possibilità di scoprire se stessi in un ambiente dove, solo il parlare di cultura significava essere additati come folli e quindi tagliati fuori dall'ambiente… Chi aveva talento, e coraggio, per affermarsi, come la storia ricorda, doveva andare fuori dalla Sicilia. Come ha fatto lo stesso Giuseppe Messina.

L’evento si è svolto in coincidenza con i 180 anni dell’unione di Barcellona con Pozzo di Gotto. Cultura in primo piano, quindi, con una festa nella festa. A presenziare questo l’evento, inserito nel cartellone dell’estate barcellonese, è intervenuta l’amministrazione comunale con l’assessore alla Cultura Ilenia Torre, che si è complimentata con gli organizzatori per il continuo e ottimo lavoro culturale svolto in città e nel territorio lavoro. Nell’occasione ha portato anche i saluti e gli auguri del sindaco Roberto Materia.

Già dal primo giorno si è iniziato con una estemporanea di pittura, cui hanno partecipato bambini di 8-9 anni (Giuseppe Monteleone, Laura Lisanti, Giuseppe Levita, Caterina Barresi) ed adulti. Apprezzate le opere pittoriche in mostra degli ottimi artisti Daniela Celi, Vincenzo Ocello e Giorgio Torre.

Come sempre particolare attenzione è stata rivolta al “Salotto Letterario” con protagonisti Loredana Aimi, Elvira Alberti, Franco Cardile, Salvatore Calabrò, Alberto Genovese, Mirella Genovese, Giuseppe Giunta, Carmelo Eduardo Maimone, Maria Morganti Privitera e Maria Sottile. Al messinese avvocato Franco Cardile è stata attribuita una targa non solo quale ideatore dei Convivi d’Arte e Cultura, ma anche per la sua intensa e valida opera di poeta e scrittore teatrale. In quest'occasione il presidente del Mo.Di.Cu., l’artista Giuseppe Messina, ha proposto all’Assessore Torre di adoperarsi affinché il Cardile possa essere nominato cittadino onorario di Barcellona Pozzo di Gotto per i suoi meriti di divulgatore di cultura nella stessa città. Dovevano essere assegnate anche delle targhe all’attore e regista teatrale Giampiero Ciccio e all’artista milazzese creatore di maschere Nino Pracanica. Purtroppo sono stati impossibilitati a essere presenti. Il primo, impegnato in un lavoro cinematografico con Beppe Fiorello; il secondo per un improvviso infortunio (frattura ad un tallone). La serata si è conclusa con le note musicali delle esibizioni dei bravi e noti maestri di chitarra classica Alessandro Monteleone (suona anche il liuto) e Juliano Parisi. Nella seconda giornata della divulgazione della cultura sono stati protagonisti il piccolo attore Giuseppe Monteleone, in noto grande attore Nico Zancle (da cinquant’anni nel mondo artisti) e Giuseppe Messina, di cui abbiamo parlato, che hanno recitato “Il lamento di Polifemo”, un poemetto scritto dallo stesso Messina, dedicato al piccolo Monteleone. Apprezzate poi le poesie recitate con amore e passione da Maria Morganti Privitera e Alberto Genovese. Di seguito l'esibizione del chitarrista Daniele Ruta e poi del violinista M Giuseppe Fabio Lisanti (ha tenuto tournée con orchestre italiane e straniere sia in Italia e sia all’estero) nei teatri italiani e stranieri che ha anche inaugurato un violino barocco del 2016 costruito da Ignazio Danna. Il pittore Vito Natoli (lo ricordiamo) ha voluto rendere omaggio della serata al presidente del Mo.Di.Cu., Giuseppe Messina, donandogli un suo quadro. La serata è proseguita con la musica del maestro di chitarra Juliano Parisi e della piccola Laura Lisanti al violino che si sono fatti apprezzare e applaudire anche in un duetto.

Nel pomeriggio dell’ultimo giorno della XX edizione de “I Giorni della Divulgazione della Cultura” ha funzionato per otto ore un Ufficio postale temporaneo di Poste Italiane con addetti alla timbratura e vendita valori postali degli addetti Salvatore Genovese e Patrizia Dato. Ha coordinato il dott. Sergio Foti, direttore dell'ufficio postale di Corso Roma. Tutti, filatelisti e non, hanno approfittato a munirsi della cartolina a colori creata dal Maestro Giuseppe Messina in ricordo dei trascorsi 35 anni dalla nascita dell'Associazione “Movimento per la Divulgazione Culturale”. Cartolina sulla quale è stato posto l'annullo filatelico speciale.

In serata ha fatto seguito la proiezione del film “Un estremo atto di Giustizia” tratto da un romanzo di Giuseppe Messina e da lui stesso sceneggiato, diretto e montato e con attori principali Nico Zancle (uno dei più brillanti allievi di Luchino Visconti) e il giovanissimo Giuseppe Monteleone. Presenti a questa prima proiezione ufficiale tutti gli interpreti. Alla proiezione ha fatto seguito il taglio della torta con musiche e canti. C’è stata anche una piccola interruzione per il sorteggio di due litografie offerte dall’artista Giuseppe Messina e per la donazione di un vaso offerto dalla gentile sig.ra Sofia Capizzi (proprietaria del negozio “Prestige”) al piccolo attore Giuseppe Monteleone. Non poteva certo mancare il saluto finale del presidente del movimento culturale, Giuseppe Messina. “I tre giorni sono finiti e non si può sapere quanto e a quanti possano servire. Possiamo soltanto affermare (ha fra l’altro detto con emozione) che siamo soddisfatti di avere incontrato bambini, giovani, adulti e anziani. E tutti, come noi, con tanta voglia di percorrere la difficile strada della cultura. Quella stessa che per noi è stata la luce che non ci ha permesso di perderci, attratti dalle bufere o dal magico-malefico canto delle sirene”. Ha anche detto che forse quella di quest’anno è stata l’ultima edizione che l’ha visto operare in prima persona e che si aspetta che atri possono continuare la sua opera. La sua intenzione di lasciare (ma sempre vicino per aiutare) è dovuta al fatto, come ha precisato, che intende dedicare più tempo a se stesso e alla sua attività artistica. E’ stato ben compreso, ma ci sono stati anche dei dissensi al suo dire e tanti ad affermare che i giorni della divulgazione della cultura di quest’anno resteranno impressi nella mente come quelli degli anni passati, grazie principalmente a lui. All’inizio lo stesso Messina aveva detto che era stato faticoso, ma non ha poi nascosto la soddisfazione dei tanti consensi raccolti. Come grande soddisfazione ha dimostrato per gli applausi riscossi dal “suo” film. “Ho visto gratitudine e soddisfazione in quanti hanno lavorato con serietà alla riuscita del film “Un estremo atto di Giustizia”. E soddisfatto delle loro interpretazioni, li ha ringraziati dal primo all’ultimo: “Sono stati come tanti mattoni tutti utili a costruire un tale edificio di video-cultura: credo, sia un film molto forte, capace di dire apertamente quale schifoso fenomeno sia la mafia. Ed è per questo, penso, potrà ben essere accolto nelle scuole. Anzi, ho una certezza (ha concluso): lascerà un segno indelebile in chi lo vedrà”. Oltre a questo film ha ricordato la realizzazione di altri tre film a scopo didattico e con attenzione all’educazione alla legalità, più alcuni cortometraggi. L’opera che più l’ha soddisfatto è stata l’omaggio a Placido Mandanici per i duecento anni dalla sua nascita con il “Lamento per Placido Mandanici ovvero onore al maestro”. Rammarico, invece, per il progetto che non si è potuto realizzare, il parco nazionale dell’arte proposto negli anni ‘90 nell’ex colonia regionale abbandonata di Acquaficara. Cosa si augura? “La realizzazione di una pinacoteca o un luogo aperto al pubblico in cui si possano ammirare le opere dei concittadini e dove si possa far conoscere al turista la realtà locale, contribuendo anche allo sviluppo economico della città”. E vi sembra poco!

Da ricordare che è andato esaurito il giornale, organo del Movimento per la Divulgazione Culturale, “La Molla”, stampato per l’evento in un numero speciale a tiratura limitata.

Nelle foto del collage. Nella prima foto, da sinistra: Maria Grazia Manganar, Franco Cardile, Alessandro Monteleone con il piccolo Giuseppe, Julian Parisi, Ilenia Torre, Giuseppe Messina, Salvatore Messina, Maria Morganiti, Giuseppe Giunta e moglie Angela Siracusa, Francesca Alesaci, Marcello Chinò ed Elvira Alberti; nella secondo foto: l’ufficio postale temporaneo per apporre l’annullo filatelico (al centro l’artista Giuseppe Messina e il dott. Sergio Foti, direttore dell’Ufficio Postale di corso Roma; ai lati gli impiegati postali Salvatore Genovese e Patrizia Dato

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