MARGINALMENTE n. 86 del 25.giu.2016



Monarchia 1 – Socialismo 0


Il motto è antico ma sempre valido: “Vale più un’immagine di cento parole”. La dimostrazione è proprio questa foto che mi ha inviato il caro Amico di Marginalmente, Alberto Scardino. La foto ritrae la novantenne Regina Elisabetta d’Inghilterra che cammina sotto la pioggia sorreggendo il proprio ombrello mentre, accanto a lei, il sindaco di Parigi, la socialista Anne Hidalgo, si fa portare l’ombrello da un suo dipendente. Alla faccia della presunta puzza al naso della famiglia reale e alla faccia dell’altrettanto (molto) presunta propensione verso il popolo dei moderni socialisti.


Sindaco di tutti? Di pochi!


Tranquilli, tratterò le recenti elezioni solo marginalmente. Com’è prassi, gli eletti gonfiano il petto davanti alle telecamere e tirano fuori la solita frase fatta: “Sarò il sindaco di tutti”. Ma tutti chi – mi viene da chiedere – se non t’ha votato quasi nessuno? Prendete il tronfio De Magistris che ora, tanto per spararla grossa, pensa di conquistare un posto nella politica nazionale. Lui al ballottaggio ha preso il 64 per cento di quel misero 35 per cento di elettori che sono andati al seggio: il 64 per cento del 35 fa un misero 20 per cento circa. E Sala, nuovo sindaco di Milano? Ha preso il 51,7 per cento del 51,8 per cento di votanti: la metà della metà, ovvero il 25 per cento. Sia chiaro che il discorso sarebbe lo stresso se con simile percentuale avesse vinto Parisi. Colpa di chi non è andato a votare, certamente! Ma diciamo anche che nessuno dei politici si vergogna mai di…”opere e omissioni” che hanno portato a questo immiserimento della democrazia italiana. Tradotto in numeri, ai ballottaggi la media dei votanti è stata il 50,54 per cento.


Comunque consoliamoci, noi di una certa età: se Clemente Mastella può tornare in campo dopo lunga assenza, e diventare sindaco di una città come Benevento, allora c’è speranza per tutti.


Però c’è “Bella ciao”


Quasi dimenticavo, a proposito di elezioni. Alla notizia della vittoria, le truppe di De Magistris a Napoli, di Merola a Bologna e di Sala a Milano, hanno sfilato cantando a squarciagola “Bella ciao”. A parte il fatto che un pd come Merola a Bologna (a Bologna!) che vince con solo il 54 per cento contro una leghista, avrebbe dovuto andare a nascondersi per la vergogna; a parte questo, qualcuno avvisi gli ultimi “giapponesi” che la guerra vera è finita da un pezzo e che loro – a parte qualche battaglia – questa guerra l’hanno persa.


Onorificenza per una strage


Quando, col primo telegiornale, apprendete che un sadico assassino è entrato in una scuola e ha ucciso decine di giovani; o un gruppo terroristico islamico ha compiuto una strage; o un fanatico neonazista, entrato in un bar di gay, ne ha ucciso 49 e ferito altrettanti, provate rabbia, raccapriccio, sconcerto. Ebbene , penso che non sarete indifferenti a questa storia. Nel luglio 1945, a guerra finita, Mussolini fucilato, Hitler suicidato, ecc. un gruppo di partigiani della Garibaldi fa irruzione nel carcere di Schio al comando di un giovane esaltato dal nome di battaglia “Teppa”. L’idea è quella che i fascisti non meritino il carcere ma la morte. Aprono il fuoco e fanno una carneficina tra i reclusi: 54 uccisi, una ventina feriti. Tra i morti anche 14 donne tra cui una ragazzina di 16 anni. Il tribunale alleato che processò gli stragisti accertò poi che di fascisti ce n’erano solo venti. Lo stesso tribunale emise tre condanne a morte e numerose pesanti pene detentive. “Teppa”, condannato alla massima pena, prima scampò alla morte e poi , dopo anni, fu amnistiato. Vi interesserà sapere che il “Teppa”, oggi 93enne, in occasione del 25 Aprile ha ricevuto la Medaglia della Resistenza. Il ministro della Difesa Pinotti (quella che aveva ricevuto – a sua insaputa! – un prezioso Rolex in regalo dagli emiri) si è scusata dicendo che l’ elenco dei premiandi erano stato fornito dalle associazioni. Beh, se un ministro assegna medaglie senza un minimo di controllo, finiremo per dare medaglie ai…resistenti al caldo, o agli antibiotici, ecc.


Giù le mani dalla vongola


Ne avevo scritto mesi fa in questa rubrica: l’Italia aveva fatto ricorso contro una decisione dell’Ue che vietava di raccogliere vongole di lunghezza inferiore a 25 millimetri, perché ritenute immature. La multa prevista – spropositata per dei pescatori – era di quattromila euro. La protesta dei 1480 pescatori di quei mitili dell’Adriatico, fatta propria dal Ministero dell’Agricoltura della Pesca, si basava sul fatto che la famiglia delle nostre vongole non arriva mai ai due centimetri e mezzo, neanche da adulta. L’altro giorno la Ue ha accolto il ricorso e le vongole si potranno raccogliere. Uno degli innumerevoli esempi di come l’Ue stia col decimetro in mano a misurare piselli e vongole, ma non si preoccupa di risolvere i problemi del popolo europeo. Non per essere ciecamente euroscettico (ma neanche eurosciocco…) ma vedrete che il Regno Unito se la caverà alla grande fuori dalla Ue, così come stavano bene con la loro sterlina rifiutando l’euro. Dopo l’Impero romano loro sono stati gli unici all’altezza. Mica si fanno misurare vongole e piselli come noi!


Fassino abracadabra


Non amo sfottere i perdenti, però qualcuno se le tira proprio. Lo spilungone postcomunista mai rottamato, Piero Fassino, ha perso la poltrona per colpa della giovanissima pentastellata Appendino. Pensate che lo scorso anno, in Consiglio comunale, l’allora sindaco aveva ripreso la consigliera d’opposizione Chiara Appendino dicendole: “Un giorno lei si segga su questa sedia e vediamo cosa saprà fare”. Ma il Fassino oracolare si era esibito già nel 2009 quando di Grillo aveva detto: “Faccia un partito e vediamo quanti voti prende”. Ora non gli resta che dire: “Renzi resterà al governo altri dieci anni” e saremo sicuri che a ottobre ci sarà la..Rexit.


Zucchero, occhio a ciò che canti


Stamattina, alla radio, ho sentito una canzone di Zucchero in cui il bravo protagonista del rock italiano ripete ossessivamente “Ci sono 13 buone ragioni per preferire una birra a una come te, e un panino al salame”. Caro Fornaciari, vatti a fare subito un ceck-up: non sono un medico ma, ad occhio e croce, sei sulla strada dell’alcolismo, avrai il colesterolo a mille e, peggio di ogni cosa, dimostri un forte calo della libido simile all’impotenza.

Antonio Biella

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