“TIM, il futuro firmato Telecom Italia” ha avuto un’idea brillante, non so con quale vantaggio per la compagnia telefonica, ma sicuramente con svantaggi per gli utenti. L’idea è stata di inviare bollettini di pagamento ogni mese anziché ogni due mesi. Il che significa: dodici fatture l’anno, anziché sei. Due euro al mese per “Servizio di produzione e spedizione fattura”, com’è scritto sul bollettino di pagamento, il che significa ventiquattro euro l’anno anziché dodici euro. Ma per la sottoscritta, che ha ottant’anni, e forse per tante persone anche se non hanno ottant’anni, il fastidio di doversi recare all’Ufficio postale dodici volte l’anno anziché sei volte. E a proposito: maggior lavoro anche per le Poste.
Veronica Tussi