Nino Bellinvia
Nei giorni scorsi l’Associazione Culturale Onlus “L’Impronta” di Taranto ha inaugurato il 2016 con un'apprezzata serata di letteratura e musica. In apertura il cordiale saluto dell'artista Arturo Camerino, presidente de “L'Impronta”, con brevi riferimenti alle attività dell'Associazione “…divenuta nella Città interessante riferimento culturale e d'arte, come dimostrano (ha detto) la presenza questa sera della nota scrittrice Antonietta Benagiano, dell'illustre violinista e direttore Franco Mezzena con i suoi allievi, e anche le importanti mostre collettive che vanno susseguendosi”. La nota artista Letizia Lo Prete, pittrice e scenografa, ha quindi dato il via alla stupenda serata con la presentazione del romanzo “Berlino-Roma e viceversa” della scrittrice prof. Antonietta Benagiano. Ottimi gli intermezzi musicali degli allievi Antonella Calvi, Mario Calvelli e Daniele Calvelli dell'Accademia “Mezzogiorno Musicale” diretta, insieme alla prof. Nancy Barnaba, dal violinista e direttore d’orchestra di fama internazionale Franco Mezzena (si sono inoltre esibiti la pianista Alessandra Corbelli e il sassofonista Tony Caramia). Punctum della presentazione di Letizia Lo Prete, dopo brevi note sull’autrice (ha al suo attivo una ventina di libri pubblicati, molti primi premi di rilievo, onorificenze da parte di Istituti di Cultura e elogiativi giudizi di critici di fama internazionale) è stato l’amore non soggetto ad alcuna omologazione dei protagonisti principali del romanzo, il berlinese Thomas e la pugliese Elena. Incontratisi quando erano a Roma alla Facoltà di Medicina durante una conferenza sulla teoria delle catastrofi, continuano da decenni ad amarsi con una passione che si ferma, però, ai confini, non approda a una conclusione di convivenza. C’è forse qualcosa che amano più fortemente dell’amore, ed è quella libertà cui si può rinunciare in toto solo per breve tempo. Ma la Lo Prete ha annunciato pure altri aspetti presenti nel romanzo riprendendo la nota in quarta dell’illustre prof. Giorgio Barberi Squarotti (…romanzo molto ben costruito, molto elegante e suasivo quanto a scrittura, e molto avvince nell’alternanza di storia e di vita, d’amore e di pensiero, lungo gli anni e le tragedie e le inquietudini e gli errori della nostra Europa, fino all’attualità più difficile e contraddittoria…), e per essi ha passato la parola all’autrice perché delucidasse la struttura del romanzo. La scrittrice Benagiano, dopo aver rivolto un cordiale augurio al pubblico, agli artisti presenti (c’era anche il pittore Franco Clary, molto noto e da lei conosciuto tempo addietro), ha ricordato quanto scritto dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli prof. Roberto Pasanisi (tra cui: “Berlino-Roma e viceversa” è una cosa e molte cose insieme). Ha quindi parlato dei diversi piani narrativi che attraversano il romanzo e con l’amore si fondono, da quello storico (seconda guerra mondiale con crudeltà dei totalitarismi ma anche delle democrazie, terrorismo degli anni Settanta, problematiche della nostra attualità) a quello socio-antropologico (strutture e comportamenti dei diversi popoli) a quello di un femminismo ante litteram (rappresentazione della difesa delle donne romane da parte di Ortensia) allo psicologico dei vari personaggi, all’amore per l’arte che è nei protagonisti, e a tanto altro ancora. A riprova la relatrice Lo Prete ha letto taluni stralci del romanzo. Sono seguiti grandi applausi, rinnovatisi poi anche per i musicisti dopo l’esecuzione di brani classici e jazzistici. Nella foto la scrittrice Antonietta Benagiano (sciarpa rossa al collo) con alcuni soci dell'Associazione Culturale “L’Impronta”.
