Todi

La leggenda narra che fu un’aquila ad indicare il punto sul quale costruire Todi. Quell’aquila è oggi lo stemma del comune che si trova in provincia di Perugia.
I suoi abitanti si chiamano tuderti e sono molto fortunati perché vivono in un luogo non solo incantevole ed elegante ma soprattutto considerato il più vivibile al mondo. E’ alta la città di Todi. Sorge su una collina che domina la Valle del Tevere. Si trova vicino ad Orvieto e a Perugia e conta circa 17.000 abitanti.
E’ racchiusa da ben tre cerchie murarie costruite dagli etruschi, dai romani e nel Medioevo e custodisce edifici e monumenti di grande bellezza. La sua piazza del Popolo è il cuore pulsante della città. Lì vi si affacciano il complesso del Palazzo Comunale dove sono ospitati il Museo lapidario, la Pinacoteca Civica e il Museo Etrusco Romano, il duecentesco Palazzo del Capitano e il Palazzo dei Priori forse il più bello dei tre.
Sempre sulla piazza si trovano il Duomo, sorto sui resti del tempio dedicato ad Apollo, con la bella scalinata e la facciata romana mentre a pochi passi la Chiesa di San Fortunato, dedicata al patrono della città, conserva al suo interno, nella cripta, la tomba del poeta e religioso Jacopone da Todi.
Del frate vi sono poche notizie e quelle poche sono ricavate dai suoi scritti. Fu l’autore de Le Laude, componimenti a tema religioso. Si convertì a 48 anni passando da una vita libertina ad una vita di penitenza. Venne poi scomunicato e incarcerato per la sua ferma opposizione all’elezione di papa Bonifacio VIII e sulla sua lapide venne anticipata di 10 anni la sua morte proprio in forza di quanto questa figura fosse controversa e come a voler cancellare il periodo della sua scomunica.
Tra le altre cose da vedere a Todi vi sono il Tempio della Consolazione disegnato dal Bramante mentre nei sotterranei, proprio sotto la Piazza del Popolo, meritano una visita le Cisterne di epoca romana utilizzate per raccogliere l’acqua piovana.
Da non perdere è la Casa Dipinta, l’opera d’arte di Patrick O’ Doherty alias Patrick Ireland creata dall’artista irlandese che acquistò la casa nel 1977 per trascorrere insieme alla moglie nella città umbra dei periodi di relax.
Per chi dovesse decidere di fare una visita a Todi, tra le specialità locali vi sono il pan caciato e la palomba alla ghiotta (o alla Todina) ovvero una colomba selvatica che viene accompagnata dal vino tipico di Todi doc (denominazione di origine controllata).

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