Atto d’intenti dei parenti delle vittime del crollo a Castellaneta

Castellaneta. Nei giorni scorsi, di fronte alla perdurante mancanza di notizie certe circa l’accettazione o meno delle nostre proposte transattive e della copertura finanziaria per i risarcimenti, alcuni parenti delle vittime del crollo avevano manifestato l’intenzione di attivarsi per avere garanzie effettive, valutando anche la possibilità di ritirare la disponibilità alla transazione oramai manifestata da quasi la totalità dei parenti.

Guarda caso appena, qualche ora dopo, è improvvisamente spuntata una lettera con la quale il Sindaco avv Giovanni Gugliotti e il dirigente dell’ufficio contenzioso dott. Giovanni Sicuro dichiarano di accettare tutte le condizioni poste nella lettera di intenti del novembre scorso.

Eppure, a tutt’oggi il Consiglio Comunale non è mai stato convocato; l’unico atto giuridico adottato è la delibera 156/2015 con la quale la Giunta autorizza il sindaco a procedere alla transazione sulla base della sole sorte capitale e nulla dice sugli altri punti richiesti (ritiro dell’appello, pagamento della registrazione, definitiva acquisizione della provvisionale, riconoscimento degli importi nell’appello incidentale, pagamento entro il 28 febbraio 2016).

Manca finora ogni atto giuridico che recepisca, invece, i contenuti della lettera d’intenti formulata dai noi familiari delle vittime. Chiediamo quindi con quale fondatezza giuridica il sindaco e il responsabile del contenzioso abbiano assunto decisioni che vanno al di là dei limiti previsti dalla delibera di giunta n. 156/2015.

A scanso di eventuali equivoci e di malaugurate furbesche interpretazioni, sottolineiamo che la nostra lettera d’intenti costituisce tuttora esclusivamente un semplice atto preliminare; non intendiamo quindi privarci del nostro irrinunciabile diritto di valutare e considerare gli sviluppi della vicenda, specie di fronte alla perdurante vaghezza sulle reali fonti di finanziamento e che in questi giorni valuteremo con i nostri legali.

È indispensabile disporre subito di un atto giuridico formale che recepisca analiticamente i termini dell’accordo e le condizioni di noi poste (a cominciare, per esempio, dalla rinuncia all’appello che in questo momento significherebbe per noi la reale disponibilità e accettazione delle condizioni poste e tra l’altro non comporterebbe nessun impegno immediato finanziario per l’Amministrazione).

Riteniamo in ogni caso che il Consiglio comunale rimanga la sede più naturale per una approfondita valutazione e decisone sulla vicenda, sia anche per mettere a conoscenza i cittadini sulla nostra generosa disponibilità a transigere per il bene di Castellaneta ai quali fin ora sono state date soltanto notizie giornalistiche o annunci privi di fondamento.

I famigliari delle vittime del 7 febbraio 1985

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