Famiglia. Il cardinale Bagnasco afferma cose non rispondenti al vero

Il cardinale Bagnasco ha affermato: “La Chiesa non è contro nessuno. Crede nella famiglia quale base della società, presidio dell’umano e garanzia per vivere insieme; la famiglia come è riconosciuta dalla nostra Costituzione e come corrisponde all’esperienza universale dei singoli e dei popoli: papà, mamma, bambini, con diritti e doveri che conseguono il patto matrimoniale. Applicare gli stessi diritti della famiglia ad altri tipi di relazione è voler trattare allo stesso modo realtà diverse: è un criterio scorretto anche logicamente e, quindi, un’omologazione impropria. I diritti individuali dei singoli conviventi, del resto, sono già riconosciuti in larga misura a livello normativo e giurisprudenziale». Ora, non è assolutamente vero che la famiglia corrispondente all’esperienza universale dei singoli e dei popoli, sia solo quella costituita da papà, mamma, bambini. E’ una falsità. Il cardinale è poco informato. In “Coppie e famiglie” (Feltrinelli), Chiara Saraceno afferma: “La storia della civiltà presenta un pressoché inesauribile repertorio di modi di organizzare e attribuire significato alla generazione e alla sessualità, all’alleanza tra gruppi e a quella tra individui – di costruire appunto famiglie. Poligamia, poliginia e monogamia, patrilinearità e matrilinearità, sono alcune delle forme in cui si sono organizzati i rapporti di sesso e generazione socialmente riconosciuti e in cui hanno trovato collocazione paternità, maternità, filiazione, appartenenze, con un legame spesso molto tenue, quando non assente, con i fatti biologici della sessualità e della generazione”. Ma il cardinale, come cristiano, dovrebbe almeno conoscere altre famiglie un po’ diverse dal modello stereotipato da lui descritto. Una è quella di Gesù: Giuseppe, anziano secondo la tradizione, sposa una ragazzina di tredici anni, e il bambino non nasce dall’unione di un uomo e di una donna. E poi c’è la famiglia costituita dallo Sposo, Gesù, e dalla Sposa, Chiesa, con tanti tanti figli, cardinale Bagnasco compreso.

Riguardo all’affermazione che è scorretto trattare allo stesso modo realtà diverse, il cardinale Bagnasco ha ragione. Infatti, alle famiglie delle coppie omosessuali, tanto per fare un esempio, andrebbero concessi diritti più favorevoli, sia per le difficoltà che incontrano a causa dei pregiudizi della gente, e per avere figli da crescere ed amare.

Carmelo Dini

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