Un importante luogo di formazione

Il XIV congresso cattolico di Fiesole del 1896 sancì la nascita della Federazione universitaria cattolica italiana(FUCI) assumendo il periodico La Vita Nova a suo organo di stampa.

La Vita Nova era una rivista universitaria di letteratura e studi sociali che si proponeva come obiettivo di costituire un punto di incontro e di raccordo delle iniziative e delle associazioni universitarie cattoliche italiane.

Alla presidenza della Federazione venne chiamato il barone napoletano Luigi De Matteis,espressione delle correnti più intransigenti del movimento cattolico meridionale.
Gli anni successivi furono contrassegnati da un notevole sviluppo organizzativo, passando dai 9 circoli del congresso fondativo di Fiesole ai 28 del 1899 e da un latente contrasto tra le attese e le aspirazioni di coloro che auspicavano un più incisivo intervento nella realtà culturale,civile,sociale e politica nazionale da parte degli universitari cattolici e la linea ufficiale dell’associazione, basata su un impegno prevalentemente di carattere religioso pur non escludendo alcune aperture nel campo culturale e nel mondo del lavoro.

L’esigenza di un cambiamento nella leadership della FUCI cominciò a manifestarsi con l’inizio del nuovo secolo.

La presidenza di De Matteis,esponente della vecchia tradizione intransigente,sembrava in qualche modo estranea alle aspirazioni e allo spirito nuovo che i giovani universitari cattolici volevano introdurre nella loro attività.

Apparve quindi naturale l’elezione- nel 1901- di un nuovo presidente,Angelo Mauri,rappresentante di spicco del movimento cattolico lombardo e attivo nell’impegno amministrativo e politico sin dai primi anni del secolo,tanto che,nel 1906,fu uno dei primi deputati cattolici nella storia del Parlamento italiano.

A questo punto va evidenziata la presenza in seno alla DC di molti giovani dirigenti che avevano avuto la loro formazione e avevano svolto ruoli di responsabilità in ambito FUCI tra cui Aldo Moro,Giulio Andreotti,Oscar Luigi Scalfaro, tanto per citarne alcuni.

Questa presenza ebbe una particolare rilevanza nell’Assemblea Costituente,dove i parlamentari di provenienza FUCI erano ben 35,la gran parte dei quali possedeva anche una solida formazione giuridica che consentì loro di svolgere un ruolo di rilievo nella stesura della Costituzione. Tra gli altri La Pira,Leone,Mortati,Taviani e Vanoni. Va poi evidenziato il fatto che Lazzati e Dossetti avevano una particolare amicizia con gli ex FUCI.

Alla FUCI si deve anche la nascita, nell’ambito delle università, degli organismi rappresentativi.

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