Sicilia. Crocetta sulle dimissioni di Caleca

Palermo, 26 giu. “Ringrazio l'assessore Caleca per la collaborazione di questi
mesi e il gruppo di Sicilia democratica per il sostegno che ha assicurato al
medesimo per la proposta della sua nomina, su iniziativa del beneamato Lino
Leanza.
Caleca, devo dire con estrema sincerità, ha colto in questi mesi la linea
delle politiche di legalità che contraddistinguono e hanno contraddistinto il
mio governo passato, presente e futuro e ha sempre accolto le iniziative da me
proposte in tal senso, come l'accoglimento all'interno delle politiche
agricole, di un contrasto alla mafia dei pascoli, proposto da me, dal sindaco
di Troina e dal presidente del parco dei Nebrodi Antoci.
Caleca è stato pronto a recepire con entusiasmo alcune mie proposte e in
particolare, come ha fatto nel corso dell'ultima giunta, due clausole rivolte,
una a richiedere le informative antimafia preventive a tutti i partecipanti ai
bandi proposti sulla banca della terra dall'assessorato, cosa mai successa
prima all'assessorato Agricoltura; la seconda finalizzata ad escludere dalla
concessione dei terreni coloro che, e si tratta spesso di soggetti mafiosi,
illegittimamente, con usucapione hanno acquisito proprietà della Regione.
C'è molto da fare nel campo agricolo, dove la malavita e la mafia sono forti e
continuano a minacciare, vanificando quelle lotte per la riforma agraria che i
contadini siciliani hanno pagato a caro prezzo, a partire dalla strage di
Portella della Ginestra e dall'omicidio di Placido Rizzotto.
Sono convinto che siamo solo all'inizio, che in agricoltura si riscontrano
profondi ritardi, che quel sistema è stato solo scalfito. Il nuovo
interlocutore cui verrà assegnata la guida dell'Assessorato, dovrà tenere alto
l'impegno antimafia, in modo concreto, con la consapevolezza che io voglio fare
molto sul serio. Indietro non si torna. Il mio governo ha avviato una lotta
alla mafia senza precedenti e in uno stato di diritto le responsabilità degli
uomini non si misurano in base alla loro appartenenza politica, ma sulle loro
azioni concrete.
In ogni caso gli assessori dell'attuale giunta, sono stati da me nominati
sulla base delle indicazioni delle forze politiche che sostengono il governo,
alcune delle quali sono espressione di un centro politico al quale
appartengono, con tratti di storia comune e persino di militanza nello stesso
partito, i parlamentari che hanno indicato e poi sostenuto fino all'ultimo
momento l'assessore Caleca, con i quali quotidianamente si rapportava.
Mi è dispiaciuto, dopo il miglior vertice politico di maggioranza degli ultimi
due anni e mezzo, ricevere sul mio tavolo le dimissioni dell'assessore Caleca,
avrei voluto sinceramente discuterle e condividerle con lui, rassicurandolo che
la garanzia di legalità è rappresentata da un presidente che tale scelta l'ha
fatta da sempre, quale ragione profonda di vita e non come un habitus
momentaneo, da una squadra di governo e da una coalizione che condividono
fortemente tale linea.
Non c'è spazio per l'illegalità nel nostro governo, né tantomeno per facili
valutazioni su altri componenti della giunta che hanno una storia politica
condivisa da rappresentanti di Sicilia democratica, che lealmente sostengono
l'impegno di cambiare la Sicilia”.

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