CRISI IDRICA: LA BANCA MONDIALE CHIEDE AIUTO A ISRAELE – La Banca Mondiale ha firmato un accordo con Israele per quanto riguarda le tecnologie legate all’acqua. L’istituzione internazionale vuole che Israele condivida il suo know how con i paesi in via di sviluppo. Per svolgere questa missione, Israele riceverà 500,000 dollari. Esperti israeliani si recheranno nelle aree problematiche per presentare le tecnologie per lottare contro gli sprechi d’acqua e per incoraggiare il riciclaggio. Israele inoltre riceverà delegazioni straniere curiose di conoscere i nuovi sviluppi su desalinizzazione, filtrazione dell’acqua e irrigazione a goccia. La Direttrice per l’acqua presso la Banca Mondiale, Jennifer Sara…>> LEGGI TUTTO L'ARTICOLO ORIGINALE SU SILICONWADI.IT
IL “CONSIGLIO DEI TIRANNI” DELL'ONU PROCESSA ISRAELE. E ARRIVA LA CORTE DELL'AIA – Cos’hanno in comune Algeria, Bangladesh, Cina, Congo, Costa d’Avorio, Cuba, Etiopia, Gabon, Indonesia, Kazakistan, Kenia, Maldive, Marocco, Nigeria, Pakistan, Qatar, Russia, Arabia Saudita, Sierra Leone, Emirati Arabi, Venezuela e Vietnam? Una poltrona in prima fila al Consiglio dei diritti umani dell’Onu sulle rive del lago di Ginevra. Sono loro, dittature o “stati parzialmente liberi”, forti di una maggioranza di 27 membri su 45, ad aver dato mandato alla commissione di Mary McGowan Davis di accusare Israele di “crimini di guerra”. Il rapporto imputa all’esercito israeliano l’“uso sproporzionato della forza” e suggerisce un’indagine della Corte dell’Aia. Il ministro israeliano Naftali Bennett martedì ha detto che “il rapporto ha il sangue sulle mani, perché acconsente all’uccisione degli ebrei”, stabilendo una simmetria legale e morale fra Israele e i terroristi. Il Consiglio dei diritti umani è diventato un tribunale di dittatori. Nel 2004, 13 stati su 53 erano “non liberi” o “parzialmente liberi” secondo l’organizzazione non governativa Freedom House. Nel 2011 erano a 21. Oggi sono 27. Intanto, il presidente sudanese Omar Bashir, che i crimini di guerra nel Darfur li ha commessi davvero, si fa beffe dell’Aia e gira indisturbato nonostante il mandato di cattura. Un po’ di numeri per spiegare “l’ossessione” di cui parlava martedì il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Come denuncia la ong UN Watch, “il 70 per cento delle critiche specifiche del Consiglio dei diritti umani è contro Israele, un terzo delle condanne sono dirette a Israele e tre delle cinque sessioni speciali del Consiglio sono state dedicate a Israele”...>> LEGGI TUTTO L'ARTICOLO ORIGINALE SU IL FOGLIO.IT
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