L’italicum è stato votato ed è legge. L’incontrovertibile tendenza della minoranza PD a darsi bottigliate sui coglioni è continuata anche in questa fase. La migliore, più veemente opposizione, l’anno fatta quelli che nel PD sono la minoranza. Essi sono come le castagne del prete: poche, crude e fradice. C’è stato lo strappo, perché l’hanno voluto fortemente. C’è chi si raccomanda di non rammendare questo strappo. Per carità. La camicia quando non vuole stare con te strappala e buttala via, dice un detto popolare. Il merito di Renzi sta tutto qui: aver scovato la pestilente presenza di chi rema contro e basta. Di chi non sa accettare, ubbidire ed uniformarsi alla linea del partito, di chi, per questi motivi, non potrebbe mai guidare, né dovrebbe mai, comandare alcunché. Addirittura, un ragazzo di nome e di fatto capogruppo PD alla Camera, ha votato “no” alla fiducia del suo segretario. Questi soggetti infettati da “nullismo demagogico” vanno congedati da piccoli. Addio signor Speranza e, se ha un minimo di, come dire…educazione vada via senza salutare. Per favore, abbia bontà. Non è certo per mancanza di rispetto la deduzione che la minoranza PD non serva a nulla. Si tratta di un dato oggettivo. I ragazzi del muretto gli affibbierebbero l’appellativo di sfigati. Ma sì, questa sparuta, irrilevante, misera opposizione si è appassionata a gridare la sua importanza politica assurgendo a difensori dell’etica parlamentare. Apostoli del nulla. La minoranza del Partito Democratico ha sfiduciato in un colpo solo il suo segretario che è anche il Presidente del Consiglio quindi deve dimettersi in blocco. E’ semplice. Basta scrivere quattro righe, anzi, tre basterebbero, e dimettersi in blocco. Certo che se essi si ostinassero, ma non vogliamo neanche pensarlo, a rimanere nel partito, allora saranno cacciati senza onori dal loro segretario sempre che non accettino di andare a comprare i giornali la mattina ed occuparsi della moka per gli ospiti o curare il cerimoniale di segreteria. Ma nulla più. In silenzio.
