Per risolvere il caso delle nomine di Santo Gioffrè e di Giulio Carpentieri ai vertici dell'Asp e dell'Ao di Reggio Calabria, per lettera la deputata M5s Dalila Nesci ha richiesto un incontro urgente al ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia. La parlamentare – per cui le due nomine sono avvenute fuori legge – ha ricordato nella missiva che la commissione ministeriale d'inchiesta sulla sanità calabrese «rappresentò la necessità prioritaria di imporre il rispetto delle leggi, al fine di risanare il sistema sanitario regionale». «Sotto la gestione della precedente giunta regionale di centrodestra – ha sottolineato nella lettera la parlamentare M5s – vennero adottati provvedimenti al di fuori del quadro normativo vigente, a partire dalle nomine dei vertici delle aziende sanitarie regionali. Il Consiglio regionale della medesima legislatura approvò, di là dai poteri suoi propri, la legge elettorale e poi una nuova disciplina in tema di accreditamento sanitario. Per la democrazia in Calabria è stato un colpo micidiale». «Peraltro, stando a un articolo di oggi – ha aggiunto l'esponente Cinque stelle – lo stesso Dott. Gioffrè vorrebbe attivare azioni risarcitorie per 300 mila euro rispetto ai rilievi sulla sua inconferibilità, benché temerarie e prive di fondamento, se effettivamente avviate». Secondo Nesci, insomma, «è d'obbligo che sia il ministro Madia a rimediare al silenzio e all'immobilismo mostrato sino ad oggi dal governatore regionale, Mario Oliverio, e dal commissario per il piano di rientro, Massimo Scura, da tempo messi al corrente di questo caso di nomine».
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